Rassegna storica del Risorgimento

1849-1859 ; STORIOGRAFIA
anno <1952>   pagina <830>
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DI ALCUNI CARATTERI E TENDENZE DELLA STORIOGRAFI* PIÙ' RECENTE .SIil, DECENNIO DI PREPARAZIONE
Appare on sempre maggiore evidenza, nella storiografia più recente, la -.,. rfOgraiiii ,ìc:;Ei anni chu hanno seguito la guerra, ona evoluzione al potrebbe forca anche dira una rivoluzioni- nei riguardi del Risorgimento; certa, un ounxiale mutamento di tono. È; 'veramente, ona' nuovi 'fase storiografica che si inaugura: 4> risponde alla nuova fate storica che attraversiamo, alla crisi dai valori tradizionali che la caratterizza. Si riflette* mila evolnxlnne tforio grafica, la evoluzione politica e spirituale del nostro tempo, il ri*orKere di'Ideali, coux-quello della democrazia,- in termini che non anno più quelli del'passata; l'appro-fondita, quasi esasperata, sensibilità per U fenomeno sodale; la dlveraa potixiooe ili fronte al concetto di nazionalità, ai rapporti fra ideale nazionale e ideile in ter* nazionale, fra nazione e comuni là intemazionale.
Gii i*è rivelalo in piena luce, questo mutato tono della storiografia risorgi-mcntiftìca. in occasione del centenario del 1848: fervore di dibattiti nella stampa, che ha raggiunto l'Aorta* conclusa* delle riviste scientifiche, che ha agitato T*atmo-I fera ufficiale: dei Congressi, nazionali e interri azionali, a cominciare dal Congresso palermitano., là cui ebbe ehiaramenle a trasparire la coscienza della nuova prò bit-malica. Non meno che per il '48, per il decennio di preparazione 0 quadro storico va modificando la sua fisionomia: o meglio, al va, modificando l'angolo visuale (Otto il quale vicn considerato.
Una e revisione a, insomma, è in atto, sotto l'impulso dell'esperienza che noi viviamo. Una revisione diciamolo -.lato li fui non ri può contestare la legittimiti. I/thterprctarione storica è condizionata al momento in cui al realizza. L'interpretazione del passato è sempre, in eerto senso, figlia del presente, del mo­mento in cai lo storico scrive. Ma (mi sta lecito richiamare quanto zia ebbi ad affermare in altra sede) tua su di un determinato piano, come espressione del grado di evoluzione storica che il presente rappresenta. Ogni eapericnaa* e un arri echi mento, una più ampia riattale di cui la storia si arricchisce: e di- questo allargato orizzonte lo storico deve trarre profitto. TI momento storico attuale ha un ano significato, un valore, costituisce il culmine di una evoluzione, l'estremo temine finora raggiunto da cui et è dato misurare il cammino compiuto. L espe­rienza del presente si riflette sul passato. Ma non come immediato riflesso, come Immediata traposizione e travestimento del passalo con le vestì del presente: bensì come superamento, come demento di più approfondila valutazione,' di più vasta ed elaborala intesi.
Legittimità, dunque, della revisiono. Ma coscienza, anche, dei limiti che ad essa si pongono. Aderenza: alla vita. Ma che diventi esperienza di storia, che si trasporti dal plano della immediata azione e passione al piano', della contem­plazione e del giudizio critico. Il compito dello storico è di far della storia, non della politica o del sentimento; e di muovere alla ricerca della verità, non alla dhnoatrazione di una tesi, o allo sfogo di un anello.
Nel riguardi, appunto, del decennio di preparazione, la caduta del regime monarchico ha rimesso in questione la valutazione dell'opera della funzione della monarchia; cioè il problema stesso dell'unificazione, nel modi e nelle forme in cui si è risolto. Problema tutt'altro che nuovo, ma che la nuova, situazione polìtica: ha rimesso sul tappeto in termini nuovi e diversi. Non possiamo più