Rassegna storica del Risorgimento

PELLICO SILVIO ; SPIELBERG
anno <1952>   pagina <845>
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DI TALUNE ATTENUAZIONI NEL REGIME CARCERARIO
DELLO SPIELBERG* DOPO LA PUBBLICAZIONE
DK LE MIE PRIGIONI DEL PELLICO
fCOMVNICAZIOSK AL XXfX CONGRESSO DI STORIA ML RISORGIMENTO
TRIESTE. 44 NOVEMBRE I9S0)
La pubblicazione dèlie Mia Prigioni dal Pellico, avvenuta nella prima turta di novembre del 1832, fu. come canon se. un avvenimento letterario e politico di rtraordìnaria: importanza, non soltanto lo Italia, perchè. 1 li a poco, il llbric* (ino del Salnaeso fn tradotto nelle principali lingue d'Europa e cominciò ad andare per le mani di una moltitudine di lettori, che te ne commossero e piansero voi cani dei patrioti italiani, e imprecarono contro la crudeltà del tiranno danti* Mano, ette dalla Hofburg vienneec regolava con occhio vìgile la minerà vita di quei suol aventuratt sudditi e prigionieri. Le autorità austriache il Governatore impcriai-regio di Milano, II Legato ceeareo nella capitale sabauda, il Ministro della occhiuta polizia in Vienna, Io HCMO Cancelliere dell'Impero non tardarono a ma* nifestarr un profondo disappunto per la. inconsueta pubblicazione, effettuata col consenso della censura piemontese : e il Mettermeli, mentre si rammaricava che l'antico Carbonaro avesse saputo fare < d'un lìvre de ealomnie, un livre de pcière >, negava che il Pellico avesse-' narrato il vero, è soprattutto ai doleva che in questo libro si sarebbe inutilmente cercato <le langage da repentlr, et moina eoeore cela de la reeonnaissanenj, laddove questi soltanto, gradino del superbo Cancelliere, sarebbero alati I due sentimenti che avrebbero dovuto geddanc la penna del condannato a. morte, cui l'Imperatore aveva fatto dono della vita, e restituito anzitempo hi libertà. Meglio ispirati di quei patrioti italiani, che giu­dicavano con ostentato disdegno l'operetta autobiografica del Salozzeae e eoo* vano, nella estrema moderazione di linguaggio ond'era composta, nello spirito di rasscgnaxione ond'era tutta pervasa, una indecorosa capitolazione del diritto nazio­nale dì fronte alta proterva prepotenza di un caparbio oppressore straniero, una rinuncia forse definitiva alle inevitabili lotte dì nn domani creduto o sperato non lontano* i funzionari austriaci non tardarono a farai persami ch'era necessario replicare Ti quello scritto, il quale andava incitando un'ondata di commosse riprovazioni contro i sistemi inquÌMtorialt e repressivi dcll'aa triaca dominazione. E mentre tal un governatore o altro eminente burocrate scriveva e ricopiava con l'usata diligenza qualche piatta elucubrazione negativa, che per essere apparsa anche alla coscienza insensibile ed essenzialmente protocollare dell'aulica can­celleria fredda e inespressiva, fu albi perfine mandata a seppellire tra le carte di archivio, un tentativo era fatto dnll'ubsburgico diplomazia presso la Caria papale, perchè II Ilbricdno del Pellico fosse messo all'Indice dei libri proibiti, tentativo coi neppure il clima gregoriano, tutt'aliro che propino alle speranze di tu più sereno avvenire, consenti di pervenire a una favorevole risoluzione. 'I
ti'Su tatto età efr. Gttnuno SKCRÉTANT. Lo confutazione austrìaca do te Mie Prifvjni, Venezia, Ì9JT<JL. (Estratto da < Atti del Reale latitato Veneto di Scienze Lettere ed Arti , Anno Accademico 191M4, Tomo LXX1H - Parte Seconda).
Nulla dicono a questo riguardo I carteggi della Nunziatura Apostolica di Vienna per gli anni 1832,1833. 1834. Gli Archivi del Santo Untalo sono muti e inaccessibili.