Rassegna storica del Risorgimento

PELLICO SILVIO ; SPIELBERG
anno <1952>   pagina <852>
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Libri periodici
di dirci quali furo,. generi di attaaietenta ptà consumati dal RUMI. quali nalraao anch'esai per acclimatar! 1 gustarono mollo il nostro e vino schietto.*'a~ F non meno 'i-lii ci ti -higoli , doi gli spa riletti.
Cwiamcntaud I diiagl a tv- lavina provatile dal paiamla dell'armata naia, un craniali contemporaneo riv.iv; -t Tutto diw può servire dWmplo di quello che no latto in quatta povera Italia quegli antichi barbari, avi di quoti* ebe etto nu"i! di Fruii, Geli. Vandali, longobardi ed Unni vennero a graaiirri alia caduta del Romano Celoaao. .Vncìie 11 cronista veronese, come al vada, parteripava delia neetra opinion*: anserò cioè; con maggiore eaatlena, la vita miestra della atoria.
li F. hi voluto completare la tua erudita ricostruzione, ragguagliandoci indir sull'aspetto letterario di quella vicenda con l'offrirci un aigglo del varai, non certe pregevoli, die al poeti veronesi delle due "rioni ispirarono la Muta giacobina e quella austriacante. Giustamente, poi, non ha dimenticato di inquadrare la campagna italiana del Suvirov nelle vicende militari della asconda coalizione.
VITTORIO E. GIUNTO, L*.
ANTONIO CATOCXASSI, QVlnglexi in Italia durante le campagne napoleoniche (Lord W.
Bentìnck) 4 Biblioteca di cultura moderna, n. 460); Bari, Laterza, 1049, hi 16~.
pp. 316. L. 1100.
Come il aottotitolo dichiara, più che ad lUuatrare hi politica ingleae in Italia, il volume è dedicato allo atudio dell'opera di William Bcntinrk, ambasciatore iti Sicilia di S. M. britannica e capo dell'esercito siciliano, nel periodo più cruciale del conflitto con Napoleone. L'adone politica di Lord Bentìnck, in Sicilia e. più tardi. Pensa, a Cenava ed a Milano, era già conosciuta nelle sue linee eaaernhdi. Beata ricordare, per non ritare die I principali, gli studi generali del Vcbsicr aulla politica calerà di Lord Ceatlereagh e ralla diplomazia britannica dal 1813. al 181 e quelli più specifici del Lackland sull'opera del Bcntlnek hi Sicilia e ini fallimento dell'esperimento eoatituxionale siciliano: del Veìl e del Jonhston ralle trattative eoa Murai; del Maturi ralla restaurazione del Borboni e nelle conduzioni del Pontieri rol tramonto del baroniggio. Proponilo del C evitila quello di riesaminare In politica del Bentìnck dall'angolo viraale aldliano, ricollocan­dola in una luce più gittata e reagendo aia alle deformale interprciirioni degli scrittori filonapoleonici (e peggio ancora nlomuraiiiani), di si troppo sbrigativi (tiudiri degli Mudioai ingioi che hanno vUlo nel Bcntinrk un brillante e non equi­libralo egoista > (Webster), solo perchè, tratti a gimtifieerc la più reolisiica politica di quilibdo continentale della Gran Bretagna, mostravano poca eoab bilità e poca comprensione per I sogni ed i proponiti troppo calualaatid penero! del rappresentante ingleae in Sicilia. Ed è anche naturale che il C reagisca alle interpretazioni assolutamente negative "n*11" politica ingleae in Italia, frutto aob tanto di preoccupazioni politiche contingenti, trasferite indebitamente in aede storiografica, 11 che non gli ha impedito, per altro, di lasciar trapelare in molte pagine (o con deliberata ehiarexsa nella prefazione) ebe anche alla atra menta di tn> dloao erano prctcotl troppe analogie eoo gli avvenimenti della nostra atoria recentissima. - M
Il C, die a Lord Bentìnck aveva già dedicato duo stadi, apparsi nella Miaeet. lanca Lodo (Bentìnck e Murati e nella nostra Raiaegna (L'unità d'Italia nel pensiero di Lord Bentìnck), ha molta simpatìa per il ano peraonagglo. Difende, perdo, la linearità del raof atteggiamenti (troppo penso coinvolti liell'aiteniaM, programmatica diffidenza verso la coltra ed intereaaaU pollilea della J**1* Albione) e la lealtà del suo proposte di inenragriarc, con l'istituzione in Sicilia di un saldo governo coctituzionaic. la canaa dell'indipendenza ..della