Rassegna storica del Risorgimento
PELLICO SILVIO ; SPIELBERG
anno
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1952
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pagina
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854
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Mòri periodici
franco MAMOON. Im eitiA di Men/aleene Canal storiti daifrnlidUin ai fììtòrgk MMÌ Udine. Tipografia Dal Bianco, 1949 in 8", pp, 365, p.
Pubblicai* a rara della * Lega Nazionale * li Monfaleone per la rl'urdansa del Quarantotto queste elegante volume* riccamente illustralo, non ha Mia valore orcaslQnalot frutto di diligenti ricerche e coiMlotto con rigoroso tpirfl0 critico, reppretcnta un contributo di prlm'ordinc per la Moria dai confini orientali di Italia.- Milcui avvenimenti, specie nell'epoca delle origini, oravano tanto torte di ombra. Come ad esemplo, sta aorte Monfaleone, ira beoeagUe . i canneti, eatremo propugnacolo contro l'impeto della barbarlo tninaeriosay ,.n tuttora un aiMtcro: poiché è una para ipotesi, non convalidata da alcuna testimonianza archeologica, la comune credenza che l'abitato romano, divenato più tarili Mon-falcone, foaae lo ateaao predio denominato variamente PuciolU o PutiolU, Puteolis, degli Itinerari, da identificarsi forse con quell'isola Padana o Pantana, ooginniaai piò tardi alta terraferma, e che conservò il torturato nome nel Pantano,
fi afrondata dagli allori deve essere la leggenda che Monfalron divaniase la Nlcopoli gotica, con la celebre vittoria di Teodorico sullTsonzo nell'aprile del W: probabilmente (come Rinatamente opina l'A.) nella fantasia popolare il ricordo della vittoria di Alarico sul Timavo, cosi gravida di conseguenze, è nato confuto con quella di Tcodorico all'Isonzo: i due condottieri furono assimilati, nelle memorie, con il nome del più grande: non duro alcun'eco di Alarico; ma rimata Ingrandito quello di Tcodorico. A Teodorico ai attribuisce: pure l'erezione (secondo altri, la riedificazione) della Rocca famoso, che al elevava a 87 metri dal snolo; mentre nei documenti sicuri il primo cenno di essa non appare che nel 1289.
Solo dopo le invasioni, il triste tempo della desolazione e del terrore, e particolarmente nel profilarsi della sagoma de] dominio patriarcale di AquUeia, le congetture sulla storia di questo piccolo lembo d'Italia ai fanno meno oziose. Si ha ragione di credere, anche se nessuna precisa attestazione giovi all'ìpotcti, che il borgo sin stato assegnato alla Chièsa di AquUeia verso il 1028, tolto forse ai vescovi di Trieste, con l'atto dell'imperatore Corrado che suggellava la dominazione celeastica aquilese fino al Timavo e con ciò la permuta di San Caneiano ron Muggii. Se non altro, le tardive conferme di Alessandro IH, con diploma di Anagni del 1176, e il riconosetmento del Barbarossa, deiranno successivo, del potatasi della Chiesa di AquUeia <a monte qui dicitur Cara mqae ad .Stratam nngarorum> affermano un vecchio diritto di fatto. Ma la prima notizia certa risale al 1260: per la prima volta compare il nome di Monfaleone. In quell'anno Ma inardo di Gorizia cedeva ogni diritto e pretesa e in castro et loco M onf aironi > nelle mani del patriarca Gregorio di Montelongo. la cai politica, si sa, fu eseen* zialmcnte antlnobUIare e ami ghibellina. Favorendo il formarsi della comunità Ubere e lo sviluppo di mercati e mutue nel punti nevralgjei del principato eeele* lattico, egli fiacco la preponderante potenza feudale del goriziano, assicurò msg- ftìore liberti al commercio e realizzi reapressloite guelfa e tutta italica del Comune. Perciò Gregorio va annoveralo, ben più di Teodorico, come fondatore* se non della ritti, indubbiamente della comunità di Monfaleone.
Monfaleone nasce cosi, timido fiore di liberta, sul solco insanguinato delle, contese feudali, come tu di un tragico destino che ha improntato la sua piccola storia. 1 primi documenti che ricordano Monfaleone riguardano il mercato, e ciò fa supporre all'A. che il borgo si sia formato in conseguenza dello selame della popolazione del vico Pari ano o < insula Padana , cioè del suolo compreso Ira 11 Timavo e l'antica pieve di San Caneiano, in un sito piò salubre e difeso, lontano dall'acquitrino malarico e non soggetto alle Inondazioni, ma idoneo soprattutto al traffico, nll'unira via antica di collegamento con l'Oriente. Non appena