Rassegna storica del Risorgimento

PELLICO SILVIO ; SPIELBERG
anno <1952>   pagina <858>
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Libri iHtriodlci
L* ritti Cai ab lana itledc anche molto da fare ni Durando, r quatto u periodo1 uioltw aritmto a Rr-,. per U vita fai Piemonte* ti U Dorando ebbe ari fa ma porto In quel groviglio politico ni adopero perche fi paese oo Bariate con dignità ad onore.
Abbandonato il Ministero. 11 Durando ricevette Plnrarico 41 Ministro ptealpa. tenutario o Costantinopoli, miserane che egli volse dal novembre 1856 fino al loglio del 1861 Concime In detto RKM1 tra trattata vantaggioso ** fa Porto lltolfa e, fatto ricoaoawre solennemente Vittorio Emanuele come Re d'Italia rirnpatrio. Nel 1863 egli accettò il portafogli degli Esteri nel Ministero Battitóri m lo tenne fino al dicembre. Tanto della BOB opere a Costantinopoli, quanto della ano asiane rome Ministro 1 Aapeai dì aolo un brevissimo cenno, rimandando al volume di Cerere Durando, nipote del nostro. Episodi diplomatiti del RUorgtmtnto indiamo dui 1656 ef I86J (Torino, 1904), ma, uoìtxzando un gruppetto di lettere di Creare Cantò al Durando rinvenute nel carteggio, tratteggio efficacemente l'amiriria corsa tra ì date* non venuta mai meno anche in momenti delicati, H
La fortunata guerra del '66 non vide ti Durando ani teatro di guerra {come erroneamente dico l'Enciclopedia italiana ; vi partecipò, invece. Il fratello Giovanni, ebe fn ferito), ma aolo eonsiglfare di tra progetto per attirare sdì Austriaci al di qua del Po o del Mincio per batterli, progetto contentato da Alfonso La Marmerà.
Soccearivamcnte troviamo Giacomo Durando al comando del Dipartimento mi* -litsre dì Napoli, E l'epoca del brigantaggio, durante fa quale egli, et occupa intensa­mente del triste fenomeno, tua, rileva giustamente PAipesi, con idee talvolta ingenue e score veder troppo chiaro nell'intricato problema. B
Fn quindi nel 186? prefetto di Napoli. Ere ancora al comando del Diparti­mento militare di questa ritta, quando a Palermo scoppiava fa sciagurata iniurre-alone del *66. L'Aapesl metto in rilievo come ai debba al Durando l'invio di due battaglioni nella rapitale della Sicilia, che avrebbero determinato, secondo l'A-, Io scacco della rivolta.
Come prefetto di Napoli il Durando assolse il suo compito benché il momento non mancasse di essere particolarmente delicato, con onore; fa sua opera fu poi sagace, spassionata e patriottica nella eriai ministeriale del 1867, ebo fu una dello più drammatiche della nostre vita nazionale, come ben dice l'Aspe*, che si giova efficacemente di un diario minuuioso e diffuso del Durando sugli avvenimenti per ricostruire cronologicamente i fatti.
Ritiratosi dopo il 186? a vita privata, occupò pur non di meno ancore il Du­rando cariche importanti, come quella di Prcaidente del Senato che ai protrasse per parecchi anni. Su quest'ultimo periodo di tempo, che non è certo il più impor­tante nella vita del Durando, il libro delfÀspeal fa rapidissimo cenno.
Se 11 Durando non fn nella politica militante una figura di primo plano, resta però che egli con probità, con almeno. ione, con aincero attaccamento alle istituzioni liberali ed amore al paese, servi la Patria e ad casa prestò il soccorso detta sua lurida inielligcnu e della sua saggezza. Uomo di destra, ebbe il culto della libertà, ma per fa libertà entro i grotti limiti, che non mettesse in forse l'autorità dello Stato.
E tuttavia, replico, ciò che soprattutto rileva ed innalza fa figura del Durando nel nostro Risorgimento è 51 suo saggio sulla narionalità Italiana, che a buon diritto prende parto tre le più importanti pubblicoaioni dett'epoca risorgimentale. Questo libro, ed in questo non siamo d'accordo con PAapeai, del reato così benemerito, ebbe larga riaoaanre nel nostro paese e fu vivacemente discusso* secondo l'Hartmann ansi easo sarebbe stato il libro più: meditato di tutta la letteratura del periodo in cui ride fa lue*, Etwto Di CULO