Rassegna storica del Risorgimento
PELLICO SILVIO ; SPIELBERG
anno
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1952
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pagina
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860
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860 Libri periodici
cui il atii.siuìpnù ) pujtolii.iujH al partirsi -i.-j.-ili .Unri-nì il rapida organU' ani In quadre Su difesa di Milano anno II arano di una Attiva propaganda tht deva galere alata preparala da lunga data ron un vasta lavarla. rnr<Mo> Purtroppo mancò l'organi nailon e preventiva capillare che ralo permette a una in*orrc-alone di fiorire e di ooofencni. Fo un Incendio (san parola degli Autori), par il quale non ti era accatastata legna ufficiente. Il malo fu opera detta borghesia a di qualche nobite ma vi partecipo pure amila gente: operai e contadini. Ma trovò in prima fila t repubblicani. Eaal avevano In Macini uh grande capo, un opoatola dell'idra e ai erano fatti al ano credo, che valeva pensiero, ma anche azione. Repubblicano era il Porravieinl, il più audace e valoroso palriotta vareoinoa e repubblicani erano il, Cattaneo e lo Strighelli, residenti Loino: eaotoro e ì loro amici non combattevano aoto per amore del loro Poesie, DI per realizzare 11 loro aogno politico..
Quando si avvicinò la capitolazione di Milano, i Varesini cenere generati od arruolami, ma dai comitali inurrezionali e dal governo centrale ebbero talvolta delusioni che smorzarono gli cniuiami. Molti ai inquadrarono oeDa formazioni regolari e seguirono paaoo paaao la compagna ino alla confitta di Novara; altri ai portarono a Venezia e a Roma.
La accenda, lunga parte del pregevole lavoro, e la pia notevole Narra, diffu. lucale, it- vicende della rapida campagna garibaldina nel Varesotto, dal ? al 28 agooto del 1848, col fanno aegnito le vicende della compagnia Medici e del combattimento di Roderò del 23 dello oleato mesa. 61! Autori hanno scoperto nel Kricga-Archiv di Vienna una larga documentazione ignorata dai nostri atoriei (ordini e rapporti militari, relazioni degli ufficiali austriaci comandanti la truppe attaccanti, informazioni delle pie raccolte dagli uffici delle armate austriache, e coni via) e* mettendola a vìgile confronto con le fonti già conosciute* hanno avolo, modo di offrirei una violone dei fotti la più vicina possibile al vero. Accenneremo qui, che la via perebbe troppo lungo, ai particolari di maggiore rilievo.
Secondo ! noatri autori, con il teutaiivo del marzo del 1848 Garibaldi voleva provocare una nuova insurrezione o meglio prolungare nel tempo l'insurrezione che stava morendo, e partendo dal Varesotto, nella speranza che casa ai sarebbe propagata a catena ad altre zone, eausando l'intervento di forze inaurrcxionali empir più grandi e fore dello oleato Piemonte, che, provvisoriamente* aveva ripiegato su te ateoto. Sperava che te popolazioni ai movessero e occorressero cotto la tua bandiera le innumeri, schiere di volontari, sbandatisi dopo la capltolasione di Milano; ma le popolazioni erano sfiduciate e i volontari, oltre che sfiduciati, erano disorientati e diviai da opinioni diverse. Non ci fu. pertanto, per l'azione garibaldina, la preparazione preventiva, oè ni ebbe 31 tempo per predi-aporia. Le popolazioni diedero quello che poterono, esplosero in entusiasmi* batterono le mani, offrirono anche mezzi, talvolta generosi; ma tutto ciò fu, nell'insieme, poco.
Quanti furono, in realta, I legionari? Sì parlo, nei rapporti austriaci e Delle relazioni degli informatori, di 2000, 3000, penino di 4000 uomini. Originaria. mente, al* la tegieoe comprendeva circa 3000 combattenti;- ma, dal momento ette aveva lasciato Bergamo, ai era meno che dimezzata. Alla partenza da Castelletto per Arena la colonna era formata di 1589 nomini e tanti preeo'a poco ab arcarono a Luino. Tonto jl vestiario quanto l'armamento erano assai eterogenei. La maggior parte dea mìliti non aveva augii abiti borghesi che un peoante cappotto color biro, raccolto nel magazzini austriaci e adattato a tunica. Garibaldi vestiva olla ter foggia, ma sull'abito portava un pondo di lana bianca quadre,, tata di celeste, che amava gettar con noncuranza intorno alla persona.