Rassegna storica del Risorgimento
PELLICO SILVIO ; SPIELBERG
anno
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1952
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pagina
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865
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Ubii iHfHodici
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ri*** avvito, ii-.i;.i-ni-s'!M'..U'V i} turi Uir ano 11 contribuente lo inducono dlw. atl fiscali} additò riditi valori'azione dell terra una dalle fon li inaiatoci di ricchezza; consigliò IH pia stretta economia nelle spesa) per ( pubblici offici per rendere meno ...n'.o-.L fervisi ànurmiiiftlrAlivi, v..lK- acioltu da viri roti irrsv stonali citi forma di attivili industriale e bancaria 0 atteggiò ogni forma di .ih-.r...jr.,U-.1 pcrvltt I monopoli (a) -*li pensava) Inibiscono airinixiatlva pri vota ! liberti dì applicazione, peggio poi quando easdtulacono un onere maggior* per lo Sialo. Le battaglie da lai ttrenuamcntr combattute in Parlamento, ove, pece, solo parlò quando credeva -f li- u* parole fossero veramente utili al parse {perciò fu chiamalo < il taciturno *), diedero frutti copioni, di cai altri, più astuti, raccolsero ri! allori: ia rio la ragione per cai il HW nome e generalmente taciuto nelle itone che trattano di codesto periodo con 'Jbnv gBesta documentaria e con cveriti critica (cito, tra le maggiori. IV Italia moderne del Volpe, mentre ricordato, e con lode, il nome del Magliani. che fu di lui, aotto tutti gli aspetti, di gran lunga inferiore.. fi da rinarrare' vite Giovanni Giolitti. che fu tntt'altro che tenera con il Dodo (non gli risparmiò il no Huraamo quando il Doda, segretario generale nel ministero Depreti*, lo trovo, non ancora trentenne,' alla Direzione delie finanze), dovendolo Cornine* morare alla Camera In qualità di Presidente del Consiglio pronunciò con tono fermo e candito le seguenti lignificati ve parole: e Si potranno discutere alcune delle sue opinioni: ma il punto fondamentale del no sistema non può che riportare rapprovaaione di tutti >. E concludeva, proponendolo onestamente come esempio di < carattere integro** di ardente patrìottn >, di < amminittratore integerrimo.
Durante la aua vita parlamentare il Doda ebbe modo di stringere amicizia con molti dei più illustri uomini del tempo; ma fu legato di tenero affetto ape* eiahnente con il coetaneo Benedetto Gairoiiv per profonda comunione di ideali e per incrona vibraaione delle loro anime. 11 copioso carteggio acambiato tra i due personaggi, del quale FA. riporta le pagine migliori, si iniziò nel 1865 e di anno, h anno -i andò intensificando. Ma altrettanto profondi furoni i vincoli che sempre più affettuosamente strinsero tra loro le due famiglie. Federico e Bianca ben presto divennero aaaai cari al cuore di Donna Adelaide Cairoti: essa, mossa dal ano amore materno, polche v sentivo, madre di tutti coloro che avevano offerto per Isa putrii, comoderò i Doda come suoi propri figlioli. Benedetto, che giudicava il Doda < uomo incomparabile , chiamato dal giovane sovrano a formare ;*i nuovo gabinetto nel marzo del 1878, dopo la caduta del ministero Depredo, volle la collaborazione dell'antico nelle riforme finanziarie, che le Sinistra intendeva applicare in favore delle classi più disagiate. Tri quel :niini- reni che, come ognnn sa, incontrò' vive ostilità nella politica interna e nella polìtica estera, il Doda fu forse l'unico a lasciar tracce durevoli con la sua opera, penetrata in profondità. Tra l'altro, affrontò decisamente; e risolse, la questione che stava più a cuore alla Sinistra, cioè l'abolizione della tassa sulla macinazione dei cereali, che fu approvata con grandissima maggioranza il 7 luglio detto stesso anno; rese più agevole la via all'abolizione del ; corto forzoso; ottenne che si procedette alla revisione dell'imposta sul fabbricati, revisione che ebbe per risultato mi aumento materiale di parecchi milioni tal gettito deUTfanposta stessa; accrebbe all'estero la fiducia della Nazione con la COnclu-rione detta convenzione monetaria con gli Stati dell'Unione latina, da lui studiata e promossa.
H Doda invero, aveva gii dato buona prova di so come Sottosegretario alle Finanze nel 1876.77. con il Depreda, che aveva conosciuto a Torino, ti Depredi*.