Rassegna storica del Risorgimento

PELLICO SILVIO ; SPIELBERG
anno <1952>   pagina <871>
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Libri* periodici 871
Sentimenti risentimenti, adegui ed mori, esalta* ioni e rimpianti forai ano parte Iiuezranltf dell* MllnM prima dello storico, il quale cerea di spiegarti Ir ragioni die- pé*cno ivr provocata, in mmncsiU determinati, determinali giudizi e detcrminati attcggiaiiicnti, senza farsene upruffure e tenui lasciarti trascinare M costruire *u nini frase inolata un intero edificio d'Induzioni a favore o a carico d'un paese, -l'i,!tu cime, d'un partilo. Guai prendere per sentenze assolale, definitive, certe espressioni sgorgale in momenti di passione dalie labbra di nomini polliteli E attenti anche a non misurare soltanto quantitativamente l'importanza di certi clementi, conte arcade pcsso di notare end in. tanta brami genie, preoccupata di costrìngere In rìgidi schemi di entusiastico mimetismo l'eterno, molteplice fluire della realtà. Anticipatore Involontario di telane tendenze odierne, pia di ttn sccotòi le. netTincompiata Lega Lombarda, Massimo d'Azeglio aveva deplorato che gli antichi cronisti del resto dcll'uman genere non stimavano necessario rincartate­sene >. Idea ripresa de A. Houssaye In 18/5. con la ina idea della piazza, e del campo, e eoa piò. marcata retorica da Alcxis M onici I: <fhùtoira ne parlali que dm chef royaux du peupte, qu* dea cne/a militaires du peupla, que de* nauta magistrata du pruple, quo de* fumici ponti fa du peuplo: elle ne parlali pa* du peupte. Elite n*ètait, deputa la première pape jimqu'à la dentiere, qu'un ehamp da baiatila dynastùnte, théotogiquo, parlemaitaira ou militaire>.
DI nomini e con uomini, di tatto le categorie, ceti e classi, ri fa la storia. E, angli nomini, incombenti e prepotenti 1 miti, le idee-forza. I.u terza Roma> della Ritorna crispigna non ha più nulla del gioachimismo profetico di Mazzini: Videa di Roma code il posto alla Roma espilale e Carducci he già ruggito Ieri per gU insoddisfatti di oggi: Impronta Italia dimandava Roma Bisanzio casi le han dato >. Ma a Roma la traeva Italia è entrata e, tra le vestigia della grandezza antica e I problemi del presente, cerca quella < Idea universale >, che, a delle del Mommaen, solo le può consentire di restarvi. I quattro capitoli dedicati all'* idea di Roma > (pp. 179-193) sono tra i più significativi ,li questa clic è tr., le .per*: più dense di sigmficalo e più ricche d'idee della nuova storiografìa italiana. < Una nuova forza s'imponeva con Roma capitale, nella appena iniziala storia dell'Italia unita, una forza capace di bene e di male >.
Ma intanto, bene o male, l'Italia unita, ha affrontato, a Roma, e in qualche modo risolto il problema arduo dei rapporti Stato-Chiesa (Pio IX. del reato, dichiarava che < in fondo sarebbe stalo molto imbarazzato se gli venissero resi I noi Stati >, p. 417), da Roma, ha assistilo al dramma francese, con nostalgica rieo-noscenxa per t'Impero abbattuto da parte di chi non dimentica Magenta e Solferino, con giacobino fervore, invece, dai vecchi amanti cresciuti al libero splendore del mito rivoluzionario. Ma la classe dirigente preferisce attingere modelli e sug> ferimenti dalla Germania vittoriosa, almeno entro certi limiti e non senza contrasti: Mazzini cede a BismarcJc Anche per preoccupazioni Interne, oltre che per aspira* razioni non più. nazionali, ma già nazionalittiche : Q timore del quarto Stato, l'antica paura qnarantotteacn de rossi, determina atteggamenti di Governo e reazioni iftlintÙ* ridai e di partiti. Timore delle masse, avversione decisa ad accettare divisioni In blocchi: contrapposti e appello agli' individui, al singoli, appunto per impedire le contrapposizioni ri ride, caratterizzano gii l'agire politico del ceto dirigente > (p.386). LM questione sodalo strìnge attorno alla monarchia non solo i fedéli ad una delle bandiere del Risorgimento, ma quanti, iirll'invocatu custodia dell'ordine, sognano ir difesa di particolari interessi e privilegi. I conservatori aon prevalentemente irìpi iettiti.
Con questo votame Cbabod, prima di immergerai in quella che egli definisce U patte piò specifica, pia tecnica della sua opera, ha volato chiarire le beai mate­riali morali, il complesso di forze e di sentimenti entro eoi era avvolta e doveva