Rassegna storica del Risorgimento

PELLICO SILVIO ; SPIELBERG
anno <1952>   pagina <874>
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874 Libri et por iodici
Q roncctto di (unione, pur nel atto! limili turaliitlro-rszdali par qoanto re mantlrautrute ideali nati Un 'mfronu alio degrededoai positivistiche), appara ria­mente dadgnare Ione più compitate e primigenie di quello 41 Stata, gli fatta incidere finanche dalle critica lorica col predominio di ama >-!.. -. Ma risila natura, e dai relativi concetti, ai paaaono derivare la piò contrai tanti illazioni Ir pia sconcertanti coiiiusioni, onde appare sempre più pradenta affidarsi marciti implicanti l'uomo nei auol elementi meno naturalistici a più tacici, per rasi dire* più etici che economici come sarebbero, ad esempio, calalo anodendo in confronto a e nauionc -. tato democratico > in confronto a estate nazionale >. Ecco perebe- ci appare torbido 11 ragionare (o lo ragionare) di quei nasionaliati invocanti la guerra come realizzatrice dei diritti (non pia intaal giu*natnraliatl cantante, beninteso, .e in rio il loro progresso) dì nn < popolo , die aaaoxncvano naturalisticamente il concetto di popolo (nel anale non dlatingnevano le varie rlaaai e le varie tendenae) preatandeai n coprire con belle idealità apecttbudoaj di apregevoU ceti paraaaitaxi; e di quei sindacalisti ebe nella gecrra ratravvedevano la possibilità della reciproca distruzione dei capitalismi dal momeeie elle le danai dirigenti degli Stati erano tutie capitalistiche, ni s'avvedevano che queste pote­vano cootinnarc a renare dirigenti e capitalistiche purché riuaciaaero ad addoaaare aì ceti sottoposti i peai della sconfitta, e che, anche mutando i dirigenti, gli Stati aarebbero diventati appannaggio di una casta. ipo facto, e per dò ateato capitalistica nell'età contemporanea. In una cultura fondamentalmente tuttora positi­vìstica pure il concetta di capitaliamo n'inquadrava negli achemi natnraliatici, cut appartengono entusiasmi e peadoni talvolta condivi dal Volpe. Nel quale direi di oaaerrare con atteggiamento dominante un senso < panico> della atoria: la atessa simpatia istintiva. osservabile negli svaghi del Volpe per le sorgenti, per l'acqua, come a misteriosa e scgipre rinnovante! fonte di vita, direi che lo induce a tentare di attingere quelle che ritiene le scaturigini della sempre rinascente vita nazionale e a considerarla prodotto di un recondito processo nel quale w mescolano le più diverse componenti, fungendo alcuni individui, il col genio della stirpe meglio d rivelerebbe, da elementi catalizzatori. Nell'ampio, densbv arma di accenni e sempre movimentata esposizione (perche, pur riguardando nn breve volger d'anni, l'angolo di osservazione muta di continuo), questo atteggia-mento non è sempre inutile, almeno in. quanto richiama continuamente la neces­siti di tener presente il maggior numero pallibile di dementi, anche quelli anonimi, di mossa, troppo trascurati dd settatori della e*-*e, perebe componente quantitativa* mente importarne, -richiamata nell'istanza naturalìstica. Sa questo -sfondo amen xidmcnte naturai ittico it delinea latta una cede di concreti problemi e di altret­tanto concreti giudizi, coi quali misuriamo la grandextn dello storie*, unto maggiore quanto più comprensivo, non già per abbondanza cronaebistiea, ma per la scoperta dell'elemento positivo delle più diverse forze storiche, pur di quegli Individui verso i quali non è portato da istintiva simpatia, tanto degli uomini della ' ""- di una certa tendenza quanto delPuomo della "Critica, tanto di an Corredini quanto di un Giolitti. Ansi direi che, grado a on vigile controllo critico, in quest'ultimo volume, le nota naturalistica da stata confinata delibera­tamente in secondo plano, anche se 11 Volpe non ai dimostra sempre propenso a centrare o annodare il racconto nell'attività di singole figaro, di dogale coscienze morali. II giudizio non solo alle capacità tattiche di Giolitti (c'erano in, lai eminenti qualità di osservatore della realtà politico-sociale, come da via fluiva e d atteggiava; una pronta sensibilità delle forse in moto e della vita dei partiti; una rara capacità di controllare quelle e questi, assecondarli t combatterli : combatterli, tuttavia, non direttamente urtandosi con coti, ma piuttosto giovandoti degli uni a contrappeso o a treno degli altri e promuovendo e contenendo oggi quelli che ieri aveva cercato di contenere o promuovere, per modo che lo svoli-