Rassegna storica del Risorgimento

PELLICO SILVIO ; SPIELBERG
anno <1952>   pagina <876>
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Libri e periodici
jttianlU pregiudicata ** baldaosesa dalla nuova phtfocreala Italiana > da Ini per. lettamente mieta nel movimenti classistici tua non nella sevraairuttura colturale, dal paltò Ceotilooi (nel cai limar affondo taluni, ad opera di un Gioliti! taafeealanale io SS* vivranno tuttofa). Ricorse, ' varo, anche ad nn altro espediente, --Sii- indica la grande*** dall'uomo, -il suffragio universali!, o trailo, all'ulteriore allargamento del suffragio: ma (a questa l'ultima trovata geniale dal ano tatti ritma, e e vogliamo, dal ano iraaformlMiio. Come felicemente ti capriata il Valeri, i*Ìneootrn del nuovo ceto Industriale e delle anove i'lii> proletarie organizsate, nzionalo fino allora da Ciolittì, ai era-, penato: eolla traaformaxlooe daHa trattura aoclala ai trasformava pure la cultura, e 11 Gìolitti, come affatto estraneo a questa, non poteva pha comprendere, jg un certo momento, neppure quella. destinato a essere travolto dai e mutici dell'intervento >, e, nel 1922, dai fanatici dei colli fatali >.
Ma oliamo un rozzo lettore potrebbe collocare tra coatoro il Volpe, perchè, a conclusione dell'esatta voi inazione del GiolÌttl( scrìve.:. .Sion era, tatto questo [cioè il tattieiamo e il programma del CI, pìccola coaa. :M co- più. grandi non c'erano ?, e sbaglierebbe di growo chi vi intrswcdcase un programma di gretta nasionalitmo, o un realiarao tipo realpolitik. A eoetni rivolgeremmo l'interrogativo del Volpe a proposito di certe polemiche aul Gioliti!; Non sarebbe meglio, le polemiche, farle chiare e schiette, aenaa diaturbar troppo la iurta? >.
Lutei BuLavarrn
FatCO M AZIN. La treccia mi mòre; Trifale. latitato per la Storia del Risorgimento. 1950, in 16", pp. 360. S. p.
Falco Mario, nato a Firenze nel maggio 1919, udente di ingegneria al Poli* tecnico di Milano, mori a 2* anni, nel 1943, combattendo cui monti della Slavonia. Non era un fasciate e tanto meno un nazista? e non fu neanche propriamente nn comunista, anche ae dedico al comunismo buona parte della ma simpatia istintiva. Sol finire della sua breve esistenza (come afferma nn MIO compagno di stadi, che lo ebbe assai caro) auspico, ai, un movimento marxista, ma limitato unicamente al campo economico : e- sociale, illudendosi che ne fosse possibile la conciliazione con nn movimento, in ogni altro campo, anlintelicttualista, aniiac* endemico, ami retorico, tale die restituiate a ciascuno, nell'ambito di un*asaotttta demoerasla, il coso della propria responsabilità e eoocedesae di pensare con la propria tosta, senta, trapianti e senza rimozioni.
Creduto nella scia spiiitnale del volontari giuliani, che avevano combattuto In guerra del 191S.18, amico di Sergio Forti, di Fulvio Ziliotto e. in particolare, di Scipio Slaiapcr, eoi era legato da appasafonata ammirazione, ai era formato una r-alda struttura morale. E quando, góyahi>*ìmo. fu chiamato alle armi, avendo la poasibilità di allontanare di alcuni mesi la chiamata, decìse senz'altro di non 'giovarsene e parti con la coscienza sicura di compiere un santo dovere, incurante di agni pericolo, pronto a dar tutto .e fitcsso per l'onore di essere Italiano; desideroso sovra ogni altra cosa di lasciare ona qualche traccia che Io legasse, magari per poco, al domani, perchè era conscio (son sue parole) di non css'ecO cóli mero. creato *v ima ana forza creante, appartenente all'infinito a. Ma ben proto comin­ciarono le prime delusioni. Egli, ehe aveva della donna una concezione romantica o qnaai mìstica e per la patria un culto religioso, il; enti *olo, sperduto, in un mondo non ano, in cui unti o quasi tutti, spensierati e cinici, vivevano ani­malescamente alla giornata ; bramosi per la maggior parte di salire in qualunque modo per imporre ai oggetti la propria1 libidine di comando, di dispotismo, di arbitrio.