Rassegna storica del Risorgimento

anno <1953>   pagina <12>
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contaminazioni politiche del momento. A leggere la risposta che, due giorni dopo, giungeva dalla terra di prodi vien fatto di pensare che l'indimenticabile amico scomparso non avesse tutti i torti.
Egr. Sig. Prof.
Dite alla Sua Eccellenza il conte de Vecchi di Val Cismon, se credete, che sono molto dispiacente che egli non abbia sentito il vilipendio arrecato alla Gran Madre Italia, in questo grave momento, da Adolfo Omodeo nel suo libro, e che abbia fatto rispondermi con una ben misera facezia.
Con osservanza.
Sou passati dodici anni da allora, per te, .Rassegna, per noi, per i lettori. Siamo tutti un po' più vecchi, un po' più stanchi. Don Chisciotte e Cyrano hanno mutato giaco e giustacuore in un buon maglione di doppia lana, la spada nella biro e sui cartelloni dei cinema s'attardano in desolati confronti di Dulcinea e Rossana con la Hayworth e la Lollobrigida. In questo inter­vallo tra due guerre continuiamo, tuttavia, il nostro lavoro, grati a quelli che furono prima di noi per quello che hanno onestamente compiuto, grati a quelli che verranno per quello che, ancor meglio, sapranno compiere.
Noi, a chi ci chiederà notizia di quello che fu operato in. questi anni,
risponderemo come, dopo la rivoluzione francese, rispondeva ad analoga
domanda quel fallito di genio che fu l'abate Sièyès: Ho vissuto. E chi sa
che non sia stata una grossa impresa.
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