Rassegna storica del Risorgimento

MAZZINI GIUSEPPE
anno <1953>   pagina <55>
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Osservazioni suWedizione nazionale degli scritti di Mazzini 55
... Non si han notizie affatto di Farini e si principia a temere che qual­che cosa siagli accaduta; o non scrisse o le lettere furono intercettate... (A.S.V. Carte di Polizia, 19 marzo 1844).
2) Non appartiene a Mazzini anche un altro brano attribuitogli dagli editori del II volume dell'Appendice. L'Accursi trascrisse il 5 novembre 1842 nella sua relazione una lettera, che, secondo la sua affermazione, Mazzini avrebbe scritto a Louis Blauc. Ma gli editori, pubblicandola, non videro dove finiva il vero testo mazziniano e così lo allungarono. Eccone il risultato:
...è languore in voi francesi, è languore in noi; ina l'istoria di tutti i tempi ci dice che queste sono fasi passeggere; e che è viltà disperare etc. Si sta elaborando il 7 numero e la scuola procede intanto. (Appendice, voi 2, p. 244, n. 203).
Sembrerebbe oltremodo strano che Mazzini, scrivendo a L. Blanc sul letargo generale dei Francesi e degli Italiani, senza alcun preambolo avesse scritto: Si sta elaborando il 7 numero e la scuola procede intanto. Ma non dobbiamo meravigliarci del modo di scrivere di Mazzini, dato che l'ulti-tima frase certamente non è di lui, bensì dell'Accursi. E così si spiega benis­simo questo improvviso riferimento al 7 numero, perchè l'Accursi faceva spesso menzione nelle sue relazioni segrete sia al giornale 1''Apostolato Popò-lare, del cui 7 numero appunto si tratta, sia alla scuola italiana fondata da Mazzini a Londra.
È vero che l'Accursi, nel trascrivere la lettera di Mazzini, ha messo i segni di citazione, le virgolette, solo aU'inizio del testo mazziniano, trala­sciandole alla fine, cioè dopo la parola disperare. Ma che la citazione fi­nisca là è, tuttavia, indicato dall'eie, che non fu mai adoperato dall'Accursi quando egli nel trascrivere ometteva alcuni passi delle lettere di Mazzini.
II. RIASSUNTI DI LETTERE GIÀ EDITE PUBBLICATI COME INEDITE
Le relazioni segrete dei confidenti hanno grande importanza. In gran parte da esse i governi hanno ottenuto le loro informazioni sui diversi moti clandestini. La vita e Fattività di molti esuli politici è sufficientemente illu­minata spesso solo in base a queste relazioni. Ma chi ci assicura che le relazio­ni segrete siano sempre fedeli ? Ed ancora maggiori devono essere le nostre precauzioni ed il nostro sospetto quando si tratti di relazioni segrete che contengano brani di lettere altrui. Gli editori AeWAppendice degli Scritti di Mazzini, non avendo alcun dubbio sull'autenticità ed esattezza dei brani di lettere di Mazzini, che l'Accursi aveva trascritto nelle sue relazioni, hanno commesso degli errori e non una sola volta.
In tal modo spesso sono stati pubblicati come inediti testi che non sono altro che riassunti di lettere già conosciuto ed edite. Ciò è tanto più curioso in quanto ora si trovano nella stessa Edizione Nazionale sia i veri originali delle lettere di Mazzini, sia i riassunti di esse, fatti dall'Accursi, ele­vati al rango di autentiche lettere. L'Accursi, nel comunicare le lettere di Maz­zini, molto di rado scriveva anche a chi fossero indirizzato; di solito notava solo: Mazzini scrisse.