Rassegna storica del Risorgimento

STATI UNITI D'AMERICA ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1953>   pagina <83>
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Libri e periodici 8
evidentemente venivano inviati accinsi alla corrispondenza, che segniamo le pere-grìnaziotii materiali e politiche del lombardo. Purtroppo nulla di prima mano, quindi, perchè le carte del Tinelli dovrebbero essere negli Stati Uniti, presso la famiglia che egli si costruì oltre oceano.
La parte più interessante del volume è costituita dal racconto che Luigi Tinelli fa al fratello dell'arrivo, del soggiorno e della morte a Oporto di re Carlo Alberto, col quale entrò in una eerta d mestichezza nella sua qualità di italiano e di console degli Stati Uniti. non direi, a giudicare da questi documenti, che passasse ei amente dal niazziniancsimo al piemontcsismo. C'è certamente in lui una comprensione più viva e una visione meno preconcetta di quella dei suoi compagni di partito sull'a­zione e sulla figura del Re.
Esprimiamo la speranza che qualcuno dei valenti studiosi che oltre oceano si interessano del'a nostra storia, possa scoprire quella fonte documentaria che sóla potrebbe darci la biografia completa di Luigi Tinelli. ESUMA MORSELI
MARIA CESSI DRUDI, Carteggi di Pietro Paleocapa del 1848-49; Venezia, Deputazione di storia patria per le Venezie, 1952, in 8, pp. 195 (Miscellanea di studi e memo­rie, Voi. VTU, parte III). S. p.
Uno dei risultati migliori del fervore suscitato dal centenario del 1848, se non, addirittura, il più serio e il più utile, è rappresentato dalle molte pubblicazioni di docu­menti fondamentali, finora ignorati o, almeno, poco conosciuti e scarsamente utiliz­zati dagli studiosi. E. Comitato torinese del nostro Istituto, ha avuto il merito di mettere a disposizione del pubblico, nei tre volumi della serie La diplomazia del regno di Sardegna, le corrispondenze degli inviati torinesi da Firenze, da Roma e da Napoli; Gaetano Falzone ci ha dato novantasei rapporti francesi che gli hanno per­messo di illustrare nuovamente II problema della Sicilia nel 1848 attraverso nuove fonti inedite (Palermo, Priulla, 1951); il Comitato regionale veneto per quella celebrazione centenaria, ad iniziativa dell'Università di Padova, ha recato, a sua volta, un magni­fico contributo con un volume in gran parte dovuto al tenace entusiasmo di Roberto Cessi (La repubblica veneta nel 1848-49. Volume primo, Documenti diplomatici, Padova, Cedam, 1949). Per la prima volta si sono così lette per intero le lettere dal campo del conte Leopardo Martinengo ed una larga scelta del carteggio di Jacopo Castelli, le une è l'altra ottimamente presentate dallo stesso Cessi, e il carteggio TommaseoManin, curato, per la parte riguardante la missione del Tommaseo a Parigi, dalla sicura competenza di Giovanni Gambarin,
Eco e frutto di quel fervore è, in certo modo, anche questo volume della signora Cessi Drudi, meritoria fatica di ehi, or non è molto, aveva già delineato un notevole saggio sulla interessante personalità del Bergamasco (Pietro Paleocapa nel 1848-49, in Archivio Veneto, voi. XLVI-XLVII, 1950). L'ormai vecchio volume di P. Di Pri­ma (I/opera politica e tecnica di Pietro Paleocapa alla luce di un epistolario inedito, Milano, Vita e pensiero, 1940), molto strettamente legato a quello più antico del Co-labi eh, è piuttosto scarso per quanto riguarda la partecipazione del Paleocapa agli avvenimenti del 1848-49 e risente un po' troppo di preoccupazioni agiografiche. U saggio della signora Cessi Drudi consentiva già una migliore valutazione dell'opera del sessautaeinqnenne ingegnere, sulla base di quei documenti della raccolta Buccina, che ora la stessa autrice ha pubblicato. E il giudizio dato allora, in contrasto con quelli corrosivi del Tommaseo, ci appare pienamente valido: era quello che si usa dire un uomo d'ordine, fatto per il lavoro metodico, non per l'avventura o il gesto spavaldo; un costruttore, ma coi materiali docili o ribelli che la scienza gli insegnava a domare, non di folle mutevoli e sempre nuove; indubbiamente non uno statista (P, P. nel 1848-49, p. 36 dcll'cstr.). Le lettere e gli altri documenti ora editi, dal Promemoria, per la missione dell'aprile 1848 presso Curio Alberto alla lettera del 10 aprile 1849 al Pasini, Costituiscono una conferma di quel giudizio: uomo freddo e alieno dalla reto*