Rassegna storica del Risorgimento
BERGAMO ; 1848
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1953
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Il 1848 a Br*mo
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1* direzione dell* cona pubblio* ora frattanto attuato da un Governo provvisorio, che il gteno dopo Agiva Mila pieneaza dello su* funrioni sotto la preaìdensa del conte Francesco Roncalli, definito da fonte austriaca uà fanatico esaltato (19). Gli altri membri erano: G. Antonio Piazxoni, Cario Steiner Solassi, G. B. Berizxi, Pietro Moroni Luigi Tom, Gabriele Camoxzi. Luigi Ferrari.
Era intenrione del Governo di assumenti il compito del presidio dalle porta della città* ondo non permettere * certi male intenzionati venuti dal 'Contado di abbandonarla impuniti delle malefatte dei giorni trascorsi* ma ora questa una simulazione, non priva di ingenuità* per mascherare il prono* ito di impedire alle truppe austriache di partire alla volta di Milano in pericolo, come da sollecitazioni pervenuto il giorno 20 stesso a mezzo corriere militare, spedito a Bergamo con ordini di Radetzlcy.
.Lei opposte intenzioni di ehi voleva partirò e di chi invece, per opposti ordini era deciso a non lasciar nulla di intentato per trattenere te foncé entro le mura della città, non poteva a meno di provocare incidenti sanguinosi. so ne ebbero parecchi*
I corpi di guardia alfe porte furono assaliti e tranne quello di Borgo S. Caterina occupati; parecchie furono le sassaiole che gruppi di ragazzi inscenarono contro soldati isolati ed in pattuglia; anche una ambulanza talliture, poco generosamente, venne assalita a schioppettato in via Pignolo presso casa Lupi da popolani, che U citato Barone Marcirci apostrofa col nome di cannibali (19).
Ma furiosa fu addirittura la collera popolare quando, secondo un piano preordinato si tentò il concentranicnto dello disperse force della città per cercare di evadere da casa* O che fosse trapelato (come crede il Marena) l'ordine di partire di Radetzlcy o che, ciò che non meno possibile, il popolo intuisse lo evidenti intenzioni austriache, è certo che ai contemporanei tentativi di concentrarsi vcx*o Porta Broscia, per marciare compatti verso Milano, con aortite dalla caserma S. Agostino di S. Maria e di S. Giovanni, fu risposto con altrettanti e qualche volta, reiterati contrattacchi*
II battaglione di cadetti italiani che tentava l'uscita, musica in testa, dalla rpTftn di S. Giovanni venne disorientato da una carrozza che a bella posta gli fu mandata contro per disordinare le fila; segui una fitta sparatoria in via S. Antonio e piazza S. Spirito. Ai colpi della popolazione risposero fucilato dei soldati, in verità diretto più contro i muri che contro le persone. In Complesso fu più il rumore che il danno. Parecchi i contusi; ferito il colonnello Sehncider al quale si apprestarono curo dopo essere stato dichiarato prigioniero; qua e là abbandonati nella via quasi tutti gli strumenti musicali, KOU buon numero di armi e di effetti militari. Molti furono i soldati che rima-acro sbandata* benché il grosso riuscisse a guadagnare la caserma ed a rimetterai in salvo*
Miglior fortuna non ebbe 3 presidio di S. Moria: l'attacco costò la vita allo svizzero fCamikrl, ucciso sul tetto del palazzo Frizzoni; ma anche qui tre croati caddero sotto i colpi del popolo
Ben tre volte ai tentò la sortita dalla Caserma di S. Agostino, presso la porta omonima dell'alto città, e tre volte gli insorti infransero il tentativo, validamente guidati dall'ottimo Vittore Tasca, poi distintosi nelle campagne garibaldino; ed a nulla approdarono anche le sortito dolisi truppa di