Rassegna storica del Risorgimento

BERGAMO ; 1848
anno <1953>   pagina <486>
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486 AllwtUf Agaari
impegomi nctt'azione coutro la vicina cotenna di S. Gin vanni e contro la polveriera.
Questa Sorgeva nei pressi del cimitero della città ed era ostina tornente di* foia da un manipolo di croati, L'incarico di espugnarla fu dato al laureando ia medicina G. B. Spinelli, clic nona lasciato ricordo in un inedito memoriale (25)*
Fasciato il petto di una sciarpa tricolore, a capo di un gruppo di giovani valocriani e dei borghi, cgU ai fece sotto, accolto da tremende acariche di. fuci­leria. Vi furono tre feriti, di cui uno gravemente: il maestro dementare Giu-seppe Vcgczzi, deceduto il 4 moggio di quell'anno. Il pericolo dell'impresa diradò subito il manipolo: pareccho non solo gli incolti villani (25) ri diedero alla fugo; ma un sufficiente numero di audaci rimase. Fu scalato 3 muro del vicino cimitero, ci si appollaio su di una cappella funeraria o di D si costrinsero i croati a ritirarsi nell'Interno della polveriera. Appostati dei fucilieri con Tarma spianata verso le finestra dell'edificio, perchè a nessuno fosse lecito affacciarsi, si tentò l'incendio con insci di paglia* della polveriera: già le garitte di legno prendevano fiamma, quando un certo trambusto si fece notare verso la caserma di S. Giovanni: erano i soldati che tentavano un'altra sortita. Alcuni dei nostri si diressero subito verso fl nuovo obbiet­tivo, mentre i croati dello polveriera ne approfittavano per evadere, e Vennero a disperata pugna, ma riuscirono nell'intento e si dispersero nelle vicino campagne (?)..
Nella polveriera furono trovati 75 barili di polvere, che i croati avevano però cercato di inutilizzare mischiandovi della sabbia.
Nel pomeriggio del giorno 21 ri registra un tentativo di intavolare trat­tative tra il comando militare austriaco e tre cittadini: 1-aw, Brentani* Giovanni Frizioni ed il rag. Zuccaia che agirono di iniziativa, e contro il parere del Presidente del Governo provvisorio, onde evitare ulteriori sacrifici di vite umane alla cittadinaneo.
La delegazione bergamasco si proponevo di ottenere un accordo per il quale le truppe austriache avrebbero sgombrato senza atti di guerra. Le con­venazioni divennero subito difficili, perche le trattative non furono seguite da alcuna tregua d'armi: più che mai gli insorti, infatti, sparavano controlli edifici della caserma di S. Agostino. :Fù cosi che i tre benemeriti cittadini da parlamentari divennero ostaggi del nemico. Si giunse tuttavia alla fine a concordare le seguenti condizioni:
a) La truppa sarebbe uscita disarmata;
b) Gli "fliffolt avrebbero conservata lo spada;
e) Nella marcia la colonna avrebbe dovuto evitare Milano e Brescia; meta Verona;
d) U municipio avrebbe fornito il vettovagliamento alla truppa e 24 cavalli;
e) La Guardia Civica avrebbe preceduto la colonna, onde evitarle probabili azioni di disturbo dorante il cammino.
Fu l'avvocato Brentani che portò al Governo provvisorio le proposto: lo Zuccaia ed il Frizzoni venivano trattenuti. Quest'ultimo raccomandò di dire ai suoi cittadini che nolTaccettare o rifiutare i patti non si avesse altra vista fuorché la dignità e finteressc della città, non mai quello di salvare la persona 5un... (?)