Rassegna storica del Risorgimento

BERGAMO ; 1848
anno <1953>   pagina <499>
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16. * Anche peggiore fa l'andamento della eoe* nel luglio / Paruri inti­tolava un tao artìcolo U sacerdote Giovanni Suardi il 13 luglio e scriveva:
Lombardi! Siamo concordi, abbandoniamo tutte I- dfccuuioni, accoro odiamoci Avìamccn* quel putito chtì odia presenti bisogne i U pl opportuno; altrimenti avverrà eh* dolo nostro discordie sari avverato 11 proverbio: /nicr doat titigmn09 frutte gaudi*.,, e allora oddio Indipeodrnza (26}
Le controverse politiche orano anche dannose perchè influenzavano l'animo dei soldati viventi a contatto continuo delle famiglie e della popola-sione, ai che di giorno in giorno ai rendeva e sensibile il bisogno di predicare zelo e attività alla Guardia Nazionale (26).
L'Austria frattanto continuava gli approcci di pace, che nel loglio non potevano essere che veri e propri colpi di un'offensiva pacifista atta a fiaccare gii Manchi animi degli Italiani,
Ladri ed incendiari austriaci penetrati nelle nostre campagne o qui rimanti quali disperai dopo gli eventi del mozzo, andavano diffondendo qua e la 3 panico tra le popolazioni (26) mentre nella città ai vedevano vacare certe facce da polizìa che mettevano * la indigestione a vederle (26).
Nà meglio andava l'amministrazione cittadina. La rappresentanza comunale era in crisi. Tirava vento di fronda. Il podestà Lochis, il facente funziono Suardi, alcuni assessori ai erano ritirati, accampando futili pretesti e le solite ragioni di alate* Due degli aispssori erano rimasti in carica.
* A pensare lvindifferenza e l'egoismo portato prima d'ora nelle delibe­razioni e nelle votazioni comunali, o ricordare l'ignoranza, la deferenza, la trascurasi**, dei più, muove a compassione (26). Si faceva perciò appello allo spirito dei <t tempi nuovi e all'opportunità di mettere negli uffici anche. chi non 4 nobile e ricco (26)*
Infatti il 10 luglio fu eletto il nuovo Consiglio comunale composto tutto, salvo il podestà Quirini Morali, di elementi <c chiomati da] voto pubblico a tali alti uffici, non dallo splendore della nascita, non dal fondo del censo, ma dai meriti intellettuali, dal patriottismo, dalla larghezza dei principi (26).
Furono tolte finalmente a quelle vergognose barriere che alcune perso­nalità avevano alzate fra i borghi e l'alta città (26).
Anche il Comitato provinciale della Guardia Nazionale fu rinnovato ed ebbe tra i suoi migliori Gabriele Camozri e G. Battista Piazoui.
Il Governo provvisorio di Milano ai primi di luglio stretto dall'urgenza dei pericoli e ravveduto da alcuni suoi errori riassunse se novella energìa e per sopperire agii urgenti bisogni militari lanciava un prestato forzoso di 800,000 lire (26).
Ma molti facoltosi nicchiavano e protestavano e tra questi Francesco Roncalli; ex Presidente del Governo provvisorio (26). Il popolo perciò se la prendeva coi capitalisti, con l'aristocrazia che uccide 1* entusiasmo popo­lare e Gabriele Bona scriveva: chi avrebbe detto che dai capitalisti non si avessero potuto trovare 180.000 lire? (26).
I tempi cattivi erano vaiai a mettere in luce i nostri difetti, che gli uomini migliori e più capaci non si peritavano ormai di additare ai concittadini.
Noi educati da oltre quattro Secoli a svariate servitù scriveva nel suo giornale Gabriele Cosa - avevamo dovuto contraile iviri degli schiavi e dei tiranni. Burbanza, orgoglio e soperchieria da una parte; viltà, malignità, dissimulazione dall'altra, e divi-
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