Rassegna storica del Risorgimento
BERGAMO ; 1848
anno
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1953
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pagina
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500
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Si poneva coi! là u*oc*MÌtù di logli ere il popolo dalla miseria e dall'ignoranza* contro il parere di certuni, tra i quali qualche sacerdote; contro soprattutto i ricchi intralciami la riscossione della tassa personale, che non vedevano l'istruzione dei contadini e ranuamento del popolo (26).
E In conseguenza di ciò si poteva vedere nella ribellione diri Ir genti delle campagne alle nuove leve (26); nel rifiuto opposto da 500 istruttori di recarsi al campo nel momento del supremo bioguo, adduceudo d'essere un corpo privilegiato, destinato a formare l'ufficialità delle nuove leve (2'*ì,
Ma il pericolo incalvante determinò un salutare, se pur tardivo risvegli**; tutta la seconda decade di luglio Ai intensa di preparativi militari. Si giunte persino a creare un battaglione di adolescenti bilustri con ufficiali alla bandiera Tcodoto e Federico Frizzori, battaglione che arruolò subito 120 ragazzi (26).
L'anima di questo rinnovato Fervore di resistenza e di lotta fu Gabriele Camorri, allora ventiquatrenne, che voleva pungere all'armamento generale della popolazione (26) in città e nella provincia*
Ed infatti Lovcre ed Alzano si distinsero nella raccolta dei fucili: 800 ne ordinò* e 400 giunsero presto, il Camozzi stesso che attingeva al suo vistoso patrimonio; trattative venivano pure aperte, senza che però venissero a conclusione, per l'acquisto di 4 cannoni.
Un appello alla solidarietà ed all'aiuto fu rivolto dal Camozzi anche al Vescovo, perchè eccitasse con la potenza del suo esempio e della sua parola i;< quella parte di clero che sciaguratamente giaceva ancora nell'ombra della ignoranza e dell'errore, rispetto alla gran causa italiana (26).
Il giorno dopo rinvio del suddetto indirizzo e nei seguenti 15 e 16 luglio venivano esposto-storne dei martiri bergamaschi per impetrare protezione.,.
Fin dal 7 era stato nominato Commissario straordinario a Bergamo il conte Ercole Oldofircdi. Egli riconosceva la buona Volontà della Congregazione provinciale, anche se un po' lenta, ma segnalava disordini nella provìncia (5) e (26).
L'Oldofredi pubblicò manifesti e proclamò la guerra santa, insistendo presto il Governo di Milano, sulla e necessità di rendere obbligatoria la mobilitazione della Guardia Nazionale e non lasciare all'arbitrio questo mezzo sapremo di difesa... .
Ma le coso precipitavano.
Fra il 22 ed il 26 luglio Carlo Alberto era battuto in una terie di scontri che presero il nome di Custoza e non si ebbe più dubbio su quanto sarebbe accaduto.
Il 29 luglio fu creato un Comitato di Difesa e salute pubblica (conte F. Roncalli, don. Andrea Moretti, G. B.Piazzoai), il qualsia, cfccottanze gravi avrebbe dovuto ritenersi investito ipso facto di poteri dittatoriali a. Frattanto il segretario Molinoli cn comandato dal Governo di Milano di portarsi al Ponte di Seriale, a Pontoglio e ad Urago d'Oglio onde prendere le opportune disposinoli* per tagliare strade, far saltare ponti e predisporre le Guardie Nazionali alla difesa del minacciato territorio.