Rassegna storica del Risorgimento

BERGAMO ; 1848
anno <1953>   pagina <510>
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Àlk*m Agoni
afta la notisi* dello scioglimento dei guerriglieri e del ritiro dei corpi nella Valla Gumoaica; mu in realtà l*All>orghftti* abboccatesi in uà bosco presto la Chiesa di Lunga con Gabriele Carnami* inviato a lui dal Mazzini, che gU versava sU'occasiono 400 franchi d'oro, eluso ancora ni volta il nemico eh* d'ogni parte lo circondava con fono imponenti attraverso il burrone falla Malanotte si mise in salvo e raggiunse dopo fl Piemonte.
La guerriglia aveva un poco esacerbato l'animo dei nemici, che provvi­dero con intransjgcnxa particolare ad applicare le inllrpsibili norme emanate nell'autunno di quell'anno contro ogni tentativo insurrezionale e le violazioni delle leggi militari.
Un'ordinanza del 29 settembre prevedeva la pena di morte per coloro che non avessero, entro il 10 ottobre, congegnate le armL
L'ordine non pervenuto, o mal conosciuto, portò ad amati in provincia e quindi ad esecuzioni di sentenze che ri unirono a quelle di cinque gnorri-glieri. caduti in mano austriaca.
La dilesa che si concedeva a questi infelici era quasi nulla; ignota la lin­gua ai giudici. La Commistione del giudizio statario, che ri riuniva nella caserma di S- Agostino, tra il cadere del 1848 ed il 1851 emanò 18 sentenze di morte, ebe esegui con fucilazione alla Rocca e nel accendo cortile interno di Agostino o con impiccagione nella spianata della Fara.
Il '48 bergamasco si chiudeva tragicamente. D 9 dicembre alcuni monta* nari di Almenno S. Salvatore assalirono e disarmarono i gendarmi del luogo. Subito fu redatta una notificatone ai comuni per reprimere gli insulti e inali trattamenti alla reale gendarmeria ed ai soldati che le sono dati in sussidio (12 dicembre) ed il 28 dicembre in Bergamo, il generale Haynau pubblicava II seguente proclama:
Vari attentati diretti in questi ultimi giorni contro la sicurezza perdonale dei iagoli militari, e l'intano ardire, che spinse alenai a lanciar tasti contro ufficiali e pattuglie militari, fanno prova del cattivo spirito che anima una parte, che vogliamo ritenere piccola, di quota popolasione.
Eccessi di tal maniera per rte tessi gravissimi ed affano intollerabili saranno trattati col usavano rigore delle leggi militari, e perciò si porta a pubblica notizia* che quegli che getta tassi contro pattuglie, sentinelle* o singoli militari, o die in altro modo qualunque offendo od attenta olla loro ticurexza con vie di fatto, art tradotto davanti un giudice militare statario, ed entro ventiquattro ore fucilato.
Alla truppa pei 41 questa guarnigione fu dato l'ordine assoluto di far fuoco imme* alatamente ne in caso di aggruppamenti o di coti dette dimottrarioni, coloro che ne* firn porte non ni separano, o s'allontanano alla prima intimazione.
Bergamo, li 28 dicembre 1848.
Destino volle che proprio il giorno dopo. 29 dicembre venissero arrestati due giovani, ritenuti autori del sopruso del giorno 9 in Almenno S. Salvatore.
Il 30, per ordine del generale Haynau she HI trovava a Bergamo, ai piedi del mastio della Rocca crepitava la fucileria del plotone d'esecuzione.
Ricordiamo i nomi di questi infelici, il secondo dei quali risultato poi innocente; Todcschini Antonio Roncalli Giuseppe.
Non cadevano invano!
Il ricordo del loro sacrificio sarebbe rimasto incancellabile nell'animo dei superatiti, pegno di vendetta e di riscossa.