Rassegna storica del Risorgimento

1850 ; CURTATONE E MONTANARA
anno <1953>   pagina <539>
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Ulta anaic* della potiti* granducale nel 1850 589
questo. 11 i-ii}H'ryi3c di gendarmeria peto aveva osservato ebe la distribuzione *n fatta da un lai Giorgi, orefice sul ponte Vcccluo o da Luigi Ciambellotti, addetto alla tipografia del Vulcano. Se aveaac più precise notine, gliele farebbe conoscere, e ae ne. varrebbe egli, per riferirli il tutto al regio procura* ratote, che, credendolo opportuno, potrebbe iniziare la procedura ordinari*. V atta volta il prefetto gli confermò il 30 maggio che i distributori erano appunto Giorgi e GiatnbcUotti: a quatto il 28 maggio era stata espressamente proibita, la stampa dell'epigrafe dal delegato del quartiere di S Giovanni (certamente l'epigrafe, se fosse stata presentata, per l'approvazione, nel tempo in cui vìgeva la censura preventiva, sarebbe tata condannata e respìnta come <c impolitica }Ì ed era perciò maggiormente imputabile* per ver preso parte alla effettiva stampa dell'epigrafe. Raccolte tutte te inferni azioni atili a meglio stabilire a lo speciale delle contravvenzioni, per provvedere al conto ulteriore di giustizia* lo pregava di farne consapevole il regio procuratore. Non credeva acceAario ripetergli l*micrcs*c che pren­deva moltissimo a ebe vanisse repressa un'azione ebe la legge condannerò, e che, per espliciti ordini, crasi anco specialmente tentato d'impedire. E ancora il 30 maggio il prefetto.annunziò al Ministero dell'Interno* le specialità che avevano avuto luogo il giorno avanti in S Croce; aggiungendo d'aver tra­smessi al delegato del quartiere di S Croce i relativi documenti, perchè defe­risse all'autorità giudiziaria la contravvenzione alla legge del 17 moggio 1848 e a quella del 10 luglio 1849. Sperava che l'addebito potesse costatarsi bastantemente e riuscire all'applicazione della repressione .
Mentre, negli uffici della Prefettura, delle Delegazioni di Governo, del Tribunale e... perfino in un negozio di profumeria, competenti e incompe­tenti studiavano e discutevano sull'interpretazione delle leggi relative alla Stampa e sull'interpretazione della malcapitata epigrafe, ecco sorgere un nuovo cara di a scandalo, ed ecco insieme nuovi studi e nuovo discussioni* li eroniata del Costituzionale, nel n. 280 del 6 giugno 1850* aveva annunziato: < Questa mattina* insita porta del negozio di profumeria dal sig. [Luigi] .Frana fus via Calzatoli] em esposta una stampa [con epigrafe], rappresentante la ceri* /nome funebre' fatta il 29 maggio decorso* in onoro di coloro die hanno perduta la rito combattendo, stri campi di Montanara e Gustatone* per r indipendenza italiana* Verso le 11 lfo antimeridiane* il Ìg. Frittati [CL Battista] [sergente] maggiore di Gendarmeria* con duo suoi uomini [i gendarmi Capitani e Corrij* entri net negozio Fransi* dimandando so avevano il permesso del delegato per tenero a mostra quella stampa* A xià il sig. Cesare Fransi [figlio di Luigi] rispose [in modo insolente] che non conosceva legge* dotta quale fosso imposto Fohhligò d'arerò fumi permesso* e the quella dimanda era di loro arbitrio [che la legge ara fatta da loro]. Allora < senz'altro [contestatagli rirregotarità e la trasgressione alte frjrgf, e non valendo Inurbanità del Frittella a farlo desistere* provocando anche della pubblicità]* i gendarmi lo arrestarono* e Unendola stretto per le braccia corno si fa ad un malfattore* to condussero alla Delegazione. L'ar­restato dimandò d'esser lasciato libero* promettendo sul suo onore clw sarebbe andato da si* precedendoli di potiti passi* alta Delegazione; ma non poti ottenere questo fattore* Dòpo due oro e mezzo, dòpo subito Cesante del delegato [trattenne