Rassegna storica del Risorgimento
1820-1824 ; ARCHIVI ; AUSTRIA ; VIENNA ; LOMBARDO-VENETO
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1953
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543
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Ekntki éi compromessi o *op*tiati f*otitirÌf ecc. 543
<U quel sogno era U mei*. dell* società segreto* dio dm un capo all'altro dalla penìsola ti andavano stendendo, formando ukin reu* fitta, a tnisteviooa 4i conventicole sovvertitrici cUr auumcviuo nomi impensati a strani* *J Un tutte questo sfitte a società segreto professando un credo liberale o ortodosso* monarchico o repubblicana, erano alleata nell'accanito combattimento eoa* tra l'Austria, la rappresentante dei diritti ereditari e la custode orgogliosa del conscrvAterisnio politico. Questi sogni unitari a costituzionali degli a italiani puri furono bruscamente disturbati dall'imperatore Francesco I a dal suo cancelliere Mtternich. Per loro lo provincie ricuperato colla forza delle sonai e colla legalità delle convenzioni non evano un'entità nazionale, ma semplicemente un bene della corona, o, come aveva detto l'imperatore Francesco 1 in un'allocuzione ai delegati lombardi: Voi mi appartenete per diritto di css-Mne s per diritto di conquista.3) Era inevitabile l'urto del rigido assolutismo restaurato e del risorgimento nazionale; la massiccia forza poliziesca si scontrava colla forza germinativa d'un vero movimento politico, ebe ni poteva impedire, violentare, ma non più opprimere ed estirpare, poiché era il seme <Tuna necessità- storica. E logico e conforme alle leggi dell'evoluzione storica che l'Austria n'opponesse a catti costi al movimento unitario. La monarchia assoluta ritornata in pieno vigore dovette considerare chiunque tentasse disturbare l'attuale ordine di cose come un elemento da eliminarsi dalla vita politica. I successivi congressi di Troppau, di Lubiana e di Verona ribadirono le catene che erano state allentate nei movimenti rivoluzionari tra il 1818 e il 1821. L'Austria adunque dominava in Italia oltre i limiti stabiliti a Vienna dalle maggiori potenze, poiché la legge dell'imperatore s'era imposta a guaiti tutte le corti della penisola. Questo predominio era .un. presupposto politico per 3 durevole e tranquillo possesso delle provincie acquistate. Non bastava, dunque, la sorveglianza assidua sul proprio territorio ma si doveva estenderla su tutta la penisola, perchè il virus rivoluzionario era già penetrato nelle fibre piùt intime del popolo e la diagnosi degli esperti constata persino un male epidemico d'indipendenza. U Hettcrnich per essere ben sicuro che le belle contrade paaeate in dominio dell'imperatore non avessero raccolto ài fuori perniciosi germi, doveva bene impadronirsi dell'Italia per estirpare il mal seme al più presto e ad ogni costo. La prima scintilla dell'azione carbonara sul territorio austriaco, resa palese coll'arresto di Antonio Villa il 18 dicembre 1818, susciti l'uragano delle inquisizioni politiche. Essa offri l'occasione apprezzata di trarre alla luce e di rivelare lanterna struttura e le mire delle società segrete, iniziando un processo che bea presto .si sviluppo in uno strumento politico del governo austriaco per sventare le trame e confondere i piani rivoluzionari delle sifttc e per scoprirne le loro ramificazioni diverge. 11 processo divento uno strumento d'intimidazione. Quelli di Venezia e di Milano, quelli del Ventuno, *) furono condotti sub auspUiis imperatòri*. L'imperatore, per il quale persino il nome di carbonaro era un orrore, aveva
fi Ct b tabella delle tétte riportala Dell'elenca VI.
?) TrAtO KAUUCM, Stori* dA RUcqfimmt* pfdttico italiano* voi. f, p. 16, Bologna.
*) So la torta dei proemi <M Ventuno cL A* Lezio. Il proccsia Peflfos-Af*r*edtt; L RAUUOS, Stòria del rh'jrtirreni italiana, voi. I, p. MI **; A. SAWOONX, Contrito** alla maria dri proemi dei Frta/>*; Fw SUGATA, / costituti di FcaVro </aJoi7rj Fonti per la noria 'd'Italia, voL 7-* (I*S6~4l).