Rassegna storica del Risorgimento
JACINI STEFANO
anno
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1953
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pagina
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565
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Amici nampani
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ItUAttuo ode*** di uà problema condono Un tua 'ducanone politine -'Wntìuih- d ,*(L* sua preparazione culturale* La questione del poteri* irrnpo* rate od Risorgimento, questiono complicata o tormentata* coma poche altre, ebbe ia lui HA felice ricercatore, un alleato osservatore ed un sensibile interprete Nello spazio di nove anali egli diede allo stampe diversi volumi* oxmnciare, net 1931,. da. li tramonto del poterà ttmporah nelle relazioni degli ambasciatori austriaci, a Roma (1060-1370).
Questo, edito dall'editore Laterza, .comprende le relazioni inviate dagli ambasciatori austriaci a Roma al governo di Francesco Giuseppe nel decennio cono tra l'armistizio di Vìllafranca e la presa di Porta Pia. I documenti* sottraiti et all'oblìo dello Stancare/ti v. permettono di valutare l'atteg-giumento del Vaticano di fronte ni problemi del momento, sia di polìtica estera aia interna, e di conoscete i giudi dell'Austria nei riguardi dell'azione della Santa Sede* impegnata in un giuoco diplomatico di estrema delicatezza in presenza dell'ambiguo atteggiamento di Napoleone HI delle continue istanze degli Italiani smaniosi di occupare Roma e della vigile politica del* TÀnstria.
Seguirono nel 1932J933 due brevi scritti su La tradizione anticlericale nel Risorgimento italiano e su La Qwstion romaine et la convention de Septernbre {1860~2870)t nel 1936* poi, edita sempre dal Laterza, uscì La politica eceie-jdaréca italiana da Viltà/ranca a Porta Pia. Si tratta di un volume di cinque* cento pagine, il primo dell'opera La erisi religiosa del Risorgimento* in cui l'autore, una volta considerata l'importanza e la portata del fattore religioso nel Risorgimento, passa ad illustrare il comportamento del governo italiano* tra II 1860 e il 1870, nei riguardi dei rapporti con la Chiesa* Naturalmente egli ripiega ad esaminare la posizione assunta dal Cavour, chiarendo* del pari, la genesi della formula Libera Chiesa in Ubero Stato Successivamente eì sofferma sull'azione di Marco Minghetti e di Alfonso Laniarmora, discendenti diretti ed immediati de! Conte, e sull'attività di Bettino Ricasoli, del quale ricorda estesamente il disegno di legge presentato nel 1867 circa la libertà detta Chiesa e la liquidazione: detrasse ecclesiaxtieo. Un ampio capitolo i dedicato all'atteggiamento di Urbano Rattazzi* precisandone le ragioni del marcato anticlericalismo e la posizione nettamento in antitesi a quella del Ricasoli. Anche l'ine* vitabUc politica di attera di Luigi Federico Menabrea, la delicata situazione di Giovanni Lanza. la caduta del potere temporale, le relative ripercussioni * le leggi del 187071 (leggi sull'acccttazione del plebiscito romano, sul trasferimento della capitalo' e suUe guarentigie) hanno nclTJ acini un preciso! e .acuto storico.
La politica ecclesiastica italiana è una delle opere migliori deirjaeiui. opera che resterà a comprovare le sue forti capaciti di studioso, l'assoluta padronanza della materia è l'esemplare serenità di giudizio. In questa opera, impegnativa per la gravità dcirargometttó, egli ha dato indubbie prove dèlia Eòa liberta di coscienza e di giudizio, dimostrando, cosi, di non essere ancorato a posizioni preconcette o di parte. Nell'esame della politica ecclesiastica dal 1860-1870, nel quale periodo, a ben vedere* confluisce tutto il dramma politko-rcligioto del Risorgimento italiano* l'Jacirii ha saputo, con prudenza non minore della dottrina, affrontare le questioni più spinose. àvvKanam agli uomini di opposta parte senza mai rompere l'equilibrio, che l'obiettività impone a ehi fa professione di'storico. Non solo, ma ogni suo