Rassegna storica del Risorgimento

TOLOMEI ETTORE
anno <1953>   pagina <583>
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Libri e perioditi S83
giudUta, Kgftehbe li VrntUl4 di S*tste*tf appJU*ÌOO*tO UsUmonc *CUW OUflUirtt*
lazo**) Uè vicende lai drammatico biennio rumano 148-49 quale rappresentante dell* Y*n**ìa. di Manin, Non tutte le sue impreasioni ano uzualuirnt* valida; *p>M ti sentimi-nto cU non compiate conoscenza del fiuti impedUoono al Castellani la retta vision* di*UV- CQ*Ó m 1* sincerità deU'uoiuo e sempre al di sopra di ogni sospetto (ved, Kam a. >LL [J9S3J.PP- M-oo).
Nel volume apparso da poco porle cure ditm benemerito e corurJosO editore frinlomi ilCcs*i non ci dà inron ilcurlegKU dctCu*tellftni.nui.qiUiÌ u id-ali? prelusone di utipìh largo quadro dell'atteggi amento dei partiti politici, delle svolgimento delle rivoluzioni e dell'opcr* di governi provvisori, studia le vicende di Roma e di Pio IX nel 1848-49. U Ceni insorge teatro la defiumonc, cara a qualche atomo recente* de! ciclo qua* rnatottoco come di unii rivoluzione mancata. Per fan e il problema, che inquietava a istigava ali piriti del l4fti9. era quello che da oltre mezzo ecolo tormentava le genti d'Europa; era probloma politico e sociale di generazioni, chiamate a ricomporrò la vita *u nuovo ordine di rapporti umani, aia spirituale aia materiale. I/isolamento intorno ad alcune* prospettive affascinanti ha trascinato irresistibilmente alla crea* rione del mito. Goal e nato quello del *48, eoa! quello di Pio IX. Ed è soprattutto di quest'ultimo protagoniata di atoria che egli studia, attraverso le vive téattmonianze del Castellani, la forni aziono del mo e l'evoluzione del dramma. Mito e dramma, che crollano per tempre tra la vicenda, repubblicana di Roma e quella, restaurazione male ispirata e male effettuata che segni l'inizio deDa seconda Carne del pontificato di Pio IX-Non efe momento deO*c*perienxa rivoluzionaria die non offra al Castellani S'occupine d'un giudizio acato e al Coaai duna sicura interpretazione, daU*illa*Ìonc della Coati toeateitaliana alle incertezze dell'azionemazziniana (Massóni non ha per se ne i repub­blicani moderati* dei quali non ozio le pretese* no gli esaltati, dei quali defraudò le sjwro.ru*?, ÌIC i coMtmmoTJaU, ut quidi co fatti non Im saputo dir torto, 21 aprile 1849, p. 143), dagli errori di Pio XX a quello della mancata intesa tra Roma Venezia Parti­colarmente penetrante laintuizione del diverto animo col quale vollero l'esperimento repubblicano i Romazd e i patrioti venuti di fuori in quello ateaao rapporto dcU'8 feb­braio 1849. citato poco prima, che il Castellani afferma che la repubblica nasceva in Roma* subita coni e la meno tritio necessita, anziché voluta ed amata come una con-quitta morale) 0>. 110)- È sua la dolente profezia, del 22 marzo la repubblica avrà breve vita, suo il timore che Mazzini.cui non sOrzidc-afonia di pratico, abbia por­tato al potere solo le Idee, mentre il ano nome paventa e non affida. Poteva non piacere ai mazziniani di stretta osservanza, al domenicani del mito, ma non hi può negare l'umana realta della raffigurazione che egli ci da del Triumviro nella tormentosa vigilia del 30 aprile: inquieto, rabbioso e, eoo dire, spaventato. Ha intorno a si piatole e pugnali e sta in mezzo a pochi partigiani arrabbiati (p. 147). pi"fronte a tanta retorica di cattivo gusto antica e recente la pacata eppur tante volte conwnnssa prosa del Castellani, che. nel *6St finirà deputato di destra, sotte comune a molti demo* oratici del *48t ci appare espressione di un animo generoso per il quale f al di la e al disopra dcDa vicenda di parte, contavano soprattutto quelle che. più tardi, il Carducci salutava ultime dee superstiti la giustizia e la liberta. Ne amava nasconderai i reali difetti dello spirito italiano. L'uomo che accusava i liberali di esecrai troppo facilmente disillusi dei principi abbracciati per opportunismo, gli illuminati di csaere privi del­l'energia dell'azione e le masse popolari* addolorate nella convinzione di essere tra* dite, avevi* i) coraggio di denunciare che e noi Ltnliani siamo da troppi secoli abituati ad esaere mossi soltanto dall'azione governativo per potere aver animo di levarti da noi medesimi, senza l'impiego di un governo o di qualche cosa che al governo somigli (p. ISA). Gli studio*! debbono essere grati a Roberto Cesai di aver Loro (atto conoscere questa fonte preziosa, che speriamo di poter presto apprezzare nella sua integrità.. Uomo di retto o generose intenzioni senza dubbio. Pio IX, animato da una fer vide volontà di bene. ma. come sovrano, scarsamente capace di renderai conto delle necefftita dei tempi* Sul papa non conviene più illudersi; egli e nomo di buone intra-