Rassegna storica del Risorgimento

TOLOMEI ETTORE
anno <1953>   pagina <589>
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IMd periodici 589
triestino tVttUiuskW Carlo Uckl fu wn an delirio d'entusiasmo eh* 11 pubblio I uni 4Ì cantanti f*r ripiM9 U G*Wam**ia* del II etto*
Ptor In Patria e pe* l'onere nuche sangue noi al chiede, angue e vita, ànimH 0 .tiOfr noi giuri attt sacrificar.
E iti ftnni pi tardi, vaniti ormai { sogni genrrovi dd Quarantotto, ritmo di un'altre opere musical* dal diciottenne compositore inalino Giuacppe Sìnico La Me-naéBay, offriva ulta città oo movo canto per la aua fede.
Viva San Giusto ! Trofeo di gloria
questo vernilo viva a vittoria;
se pochi -turno, tarerò gagliardi, I
uniti tutti da un nolo amor,
e contro i putrì nostri stendardi I
cadrà l'orgoglio deflVpprcaaor.
le pngtodedicstte alla vita teatrale noi bel volume del Rotteti (pp. 385-426) ono fra le piò interessanti* pcrchfe, realmente, gnm parte ha avuto il scatto nelle vicende triestine drla ultimi due eccoli* come attestano* trn l'altro* lo ricche collezioni del Civico Musco Teatrale, fondato da Cario Schmid]. Dal palcoscenico del vecchio San Retro. t più- tardi divenuto Teatro Nuovo, poi Grande* poi * Comnnale ed oggi a! Verdi quante volte la voce d'un cantante o l'audace battutad*un attore nonfecero cattare il pubblico in appianai e grida, che acquistavano il valore di atto di fede e di fida al governo austriaco ? 0- per lo meno* come tentava di fare Angelo Carmelo Calabrese col oo manipolo di volenterosi* tra il 1916 ci! 1918 colmavano a le lacune npirittiali del dima di guerra* con commedie* chea per sfuggire alla vigile censura ao* triaca subivano storpiamenti di titoli, di luoghi d'azione, di personaggi.,.. (p. 417),
A leggere le pagine die Giuseppe Stefani uno travi piò preparati e più icori indagatori della storia della città adriatica* ha dedicato appunto a] Teatro Verdi ti ha l'ceatta sensazione delTcnornie importuosa a*unta dal teatro* soprattutto durante la seconda metà dell'Ottocento e nei primi anni dei Novecento, Agitate vicende quelle dalle quali è sorto l'attuale * Verdi *per la coraggiosa iniziativa di un privato in una città* che atavi* (proprio allora gettando le bari della uà futura gran­dezza a* Difficoltà d*ogni genero accompagnarono la realizzazione del commerdame Gian Matteo Tonrntasini* difficoltà che provenivano da gelosie e rivalità puntigliose di emuli* dalle esigenze del pubblico* dalla inufficienza dei mezzi. Ma il teatro* sorretto dall'amore e daOa passione dei Triestini, vizze e prosperò e* come con consapevole orgoglio cittadino afferma lo Stefani* non abdicò mai a quelle nobili tradizioni atti-stidu che discendevano dal lontano Settecento n dal vecchio San Pietro e che ancor oggi costituiscono un patrimonio morale* cui Trieate non aaprà mai rinunciare* Molti centocinquant'anni di vita per un teatro, fra le cui mura a vivono e palpitano i piò gloriosi ricordi della acori apirituale dt Triesti* e dnque generazioni di Triestini ai sono educate al eulto del bello e hanno goduto il fascino eterno d*lla j>ocin e delta musica. Ma* soprattntto. fra quelle vecchie mura* in quella vecchia sala dal profondo dell'anima tritatimi e salita nei giorni periglio*:.:IuVflice.pitt/.ptìrti dl:tua volontà e41 una fede the non potranno morire (p. Si),
Gli otto capitoli del volume dallo tteaao Stefani dedicato a Verdi è al mónde* verdiano nei loto incontri con Trieate costituiscono altra commovente testimonianza, altra fondamentale convalida di quella volontà e di quella fede. Francesco Hrrmet* uno dei futuri api del movimento Irredentista (del quale* nel 1933* Marino de Sto roba the ly aveva pubblicato le intercalanti Memori* auiooiogro/Icfie), tcrivevn nella Frutta del 19 novembre 1848 a proposito dell'andata in cena del Marnata! a Vrtdi a*è latto resto nel " Corsaro,. ed e. diventato Uoneo nel 4* Macheti* affi