Rassegna storica del Risorgimento

TOLOMEI ETTORE
anno <1953>   pagina <594>
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Libri periodici
ti si allontana dui '4ft il Msurouifr fa sempre iu*uo tuo (el 0/rri*r* Italiana non ve u** traccia): riuVs di libertà gli si è ridotta e tradotta in quella di un progrssae puro * semplice, condensato e precisato in riforme* migliorie* buona ammìnUtrariane *** roaùd, risma**, mmmìtim. Per lui, nel 'S6, ad assicurar* U prosperità motel* < moUriaU dtll"Itolia, e non occorrevano né conferenze, ni meuioranduiu, M aempUeemeot* w. la conservazione di oaeUa onesta bueOsgotaa/m VAuzseìn fo 'Fronda co* forma la garanzia maggior* dell'ordire* , E, twn falciarci dubbi M1 MIO pensiero, profetava he solo in quelito nodo sarebbero ccaeatla que* abboni ine voli delitti a quelle colpevoli ed imponenti march inazioni di quel piccolo ma operoso partito, U quale forma Q disonore d'Italia e di tratto in tratto rneanguina ona o l'altra delle itala citta a*
E sempre in ritardo d'un'idea o. Cane, d'una generazione: il ano /arte milieu. j ano liberalismo molto borghese e cauteloso, il tuo pacifismo riformistico lo hanno latto parlare, noi '48, nome un uomo del "15 o dal "21* ne non delTapoca della Rivoluzione francese; nel *60 come eo il *48 non ci fosse stato* Perlai l'indipendenza nazionale, prima del 1860, era un'utopia da esaltati e utopia da esaltati, dopo il 1860. l'idea del­l'unione di Trieste all'Italia Per lui Angelo ViVaate ha parlato di a confusionismo nazionale* e di a stampa amorfa* per i giornali come la aua Cassetta dal Popola. Di quel confusionismo il Mauroner ha dato continua prova nel tentare di {puatincare il vuo proda m arai figli* d'Italia e la aua sostanzialo tricstinita provinciale. Atteggiamento che ai può spiegare, ma solo a patto di far nostra la consapevole conclusione dell'eccel­le ni* saggio del Cervoni: a con rocchio avvezzo dello storico e dato di vedere che il iene positivo non era il conclamato ideale federalistico del Mutrroricr, ma l'ideale uni­tario dei liberali-patrioti* che sui campi di battaglia, morendo, indirizzavano e crea­vano essi la storia (p. 80). A- M- G
Licinia Cappelli, Cavalieri dal Lavoro; Bologna, Cappelli, 1953, in 8, pp. 124. S. . p.
Una prova di buon gusto e di intelligenza è stata indubbiamente offerta con
l'iniziare questo elegante volumetto rievocativo dell'opera di Licinio Cappelli con una
cinquantina di pagine dovute proprio alla penna dello Scomparso. Ciò perchè seguire
cmquant'anni di attività editoriale attraverso la penna del protagonista* o molto più
commovente e suggestivo che seguire Io atesso periodo nella rievocazione di altri.
Ci sembra appena necessario, per la larga o meritata fama da cui sempre furono I circondate, ricordare le maggiori iniziative editoriali di Licinio Cappelli, dalla pode­rosa Storia di Roma a cura dell'Istituto di Stadi Romani alle opere completo di Allredo Orioni, dalla Edizione Nazionale degli scritti di Garibaldi alla collana Scrit­tori Italiani diretta da Giovanni Crociani.
Nessuna migliore guida può esservi per coloro che continuano l'opera di Licinio Cappelli, detle parole che lo Scomparso aeriate per t figli in occasione del Suo cinquan­tennio di lavoro: Continuate, mici cari, l'opera a) nobilmente intrapresa dal povero Nonno e da me tanto amata; e continuatela in perfetta armonia con le maestranze e con gli impiegati, come se ai trattasse di un'unica famiglia, legata ed elevata dal* l'Ideale del lavoro. Giù* erra TALAMO
LOICX Panar, Maiateata L'uomo il pensiero, trad. dallo spagnolo di D. A- De Santillana, con prefazione di Cc*are Zaccaria: Napoli, Edizioni R. L., s. d-, in S, pp. XH-3W, L. 700.
XJco FEDELI. Bibliografia malatestiana; Napoli, Edizioni R. L, *. dU, in 8, pp, 44.
L. 300. ijn trentennio di attività anarchica (1914-1945); Cesena, Edizioni l'Andatalo, 1953,
in 8, pp. 204. L. 400. AUCSSANDRO BAGNATO, MoZofesm e compagni; Vibo Valentia, Ed. La peraeveranza,
1953, in 16, pp. 131. L. 280.