Rassegna storica del Risorgimento
1860 ; SICILIA
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1954
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a borghesia' sicilium di fronte al problema, ecc. 11
Seguo di eome, sia d'allora, ci si fosse fatti attenti ai nuovi atteggiamenti popolari e particolarmente contadini, ho trovato, ad esempio, nella seguente comunicazione sull'ordine pubblico fatta all'Intendente di Girgenti dal Sindaco di Rera, Francesco Colimi: Ribera, il dì sette maggio 1849 Signore completato raUistamento della guardia urbana messi la stessa in attività di servizio per come autorizzato Ella m'avea con off. del 1 maggio di n. 21. Posso sommctterlc che tutti i galantuomini, borghesi e corpo di maestri son lieti oltremodo in militare sotto il governo dell'Augusto nostro Monarca. Solo nei villici osservo un certo ammutinamento, un'aura perplessa nelle loro fisonomie, una esitanza che si sente e non si esprime. Ma nei giorni festivi in cui questa classe si rimane nel paese, addoppio le pattuglie e perlustrando sotto le armi fino adesso non si è respirato che una invidiabile tranquillità, e niente di sinistro è accaduto. H Sindaco Francesco Colletti?.l)
Sarà dunque interessante, in proposito, documentare ampiamente non soltanto l'evoluzione della coscienza popolare, ma, parallelamente, il processo attraverso il quale le forze conservatrici si resero conto, a loro volta, di quella evoluzione ed il loro atteggiamento nel momento decisivo della crisi del 1860, che le costrinse, in breve spazio di tempo, a passare dall'appoggio al regime borbonico all'appoggio alla dinastia sabauda. In tal senso vorrei qui tornare su una spigolatura tratta dai rapporti del Principe di Castelcicala, Luogotenente generale dei reali dommiial di là del Faro, al Ministro per gli Affari di Sicilia in Napoli, ed accennare ad un'altra spigolatura che di recente ho tratto dal foglio d'ispirazione monarchica L'Italia per gl'Italiani; giornale politico letterario di discussione, fondato e diretto, nel 1860, da L. Tirato.2)
Nell'interrogatorio del 16 aprile, Francesco Riso dichiarava che la cospirazione durava dal 1849 e che, venuto il movimento italiano, la guerra contro l'Austria, la ribellione degli Stati dell'Italia centrale... pigliò nuova lena e dilatossi reclutando delle persone nobili e denarose; dubbioso, poi, della piena adesione di questi elementi, il Riso aveva deciso di prendere l'iniziativa dell'azione rivoluzionaria. Sulla indecisione di alcuni dei partecipanti alla lunga cospirazione, onde il Riso sfogava contro la viltà de' cospiratori esitanti, timidi ed irresoluti sempre, dovette influire notevolmente la paura del giacobinismo, 3) e ciò spiegherebbe, per converso, come il Rìso, indotto nel corso degli interrogatori (aveva una gamba rotta ed il corpo ferito da ben 11 colpi di baionetta) ad indicare dei nomi, si limitasse a fare alcuni nomi di aristocratici. L'insurrezione dell'aprile, infatti, pur dovendo far capo alle città e soprattutto a Palermo, sede della Luogotenenza Generale e delle principali forze militari, era stata coordinata ad un vasto moto delle campagne. Fallita, nel suo fine immediato, la rivolta interna palermitana del 4 aprile ed impediti gli aiuti estemi dalla previdenza della polizia, che si impossessò in
1) Archivio dtStato di Agrigento - Cow. diversa di P. S anno 1849, 2 voi., n. 272. ) H Tirato era già tato fondatore, il 27 gennaio del 1848. del giornale La rigenerazione.
8) H tenere presente alo nel no aspetto passivo la presenza dolio masse contadine a loro conditone di miseria, di arretratezza e di disorganicità, e solo la faccia medioevale o artigiano delle dtth ha impedito di olito di intendere 1 significai renio della a quasi terrore che, malgrado la protezione inglese, l'aristocrazia liberale siefc
nel!
del moviment
grande paura e ant.a.
liana ebbe di fronte all'ingresso india vita polìtica e in Parlamento dcUsi borghesia democratica, e degli sviluppi eventuali della sua influenza sn quelle masse popolari, ROMANO, Momenti, cit., pp. 29-30.