Rassegna storica del Risorgimento

1860 ; SICILIA
anno <1954>   pagina <12>
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Renato Composto
tempo delle porte della citta, il terrore, per un momento, prevalse e degli in­sorti parte perì combattendo, parte, colta in flagranza, fu giustiziata; ma quelli che riuscirono a salvarsi con la fuga e le squadre dei comuni formarono il nucleo di quella incessante guerriglia, clic valse a disperdere e stancare le forze Borboniche, a tener desto lo spirito pubblico della capitale isolana ed a convertire l'insurrezione in un sistema permanente di opposizione, che, con i conflitti nelle campagne, con le dimostrazioni delle città, con Fintcrruzione di quasi tutti gli affari, con l'intercettazione della posta, con la chiusura dei tribunali, giunse a tale potenza nella pubblica opinione da scoraggiare il go­verno e tenne per quaranta giorni Tarmata, la polizia e il governo stesso, ormai quasi mutato in forma militare, in una continua agitazione, in una incertezza, in una impossibilità di reggere la cosa pubblica, che doveva pre­parare un terreno fecondo all'impresa garibaldina.
Col ritorno da Napoli, nel pomeriggio del giorno 5, del Principe di Ca-Btelcicala, aveva inizio una interessantissima corrispondenza riservata con Francesco H ed una serie di rapporti al Ministro per gli Affari di Sicilia, sulla situazione isolana. Se la corrispondenza può apparire più interessante per le previsioni ed i giudizi di Francesco II, la seconda ha il vantaggio, per quanto concerne i giudizi del Castelcicala, di presentare minori reticenze, trattandosi di comunicazioni destinate al Ministro e non direttamente al Sovrano. Ad essa, pertanto, ci rifaremo per questa nota. *)
Il rapporto del giorno 8 avverte sin dall'inizio che la generalità de' buoni teme, che irrompendo quella ribaldaglia in città ne avvenga uno di quei disor­dini che producono una disgregazione sociale. In qua! senso debba intendersi il concetto di buoni è precisato poco più oltre, ove è detto che i più notabili, col permesso dell'autorità, hanno formato una guardia urbana pel mante­nimento dell'ordine in Trapani ed in Termini. In quest'ultima, anzi, le autorità sonosi ritirate nel Forte, ed i notabili del paese pensano a provvedere di vettovaglie la truppa del Presidio e le autorità stesse con le quali sono in continua comunicazione. Tuttavia, il Castelcicala non manca di dubbi: a mio credere egli aggiunge, infatti questi notabili per la incertezza degli eventi, e sapendo Palermo presidiato dalle Reali Truppe hanno adot­tato il partito di mezzo, e senza pronunziarsi, pigliano un'attitudine aspet­tante. Nel congregarsi per mantenimento dell'ordine non si dissimula da essi l'idea vagheggiata d'una guardia Nazionale.,.2) Queste velleità spariranno
1) La corrispondenza si trova nella raccolta borbonica 1860. Documenti riguardanti la Sicilia, esistente presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea, in Roma (e si veda anche: L. NATOLI, Di un volume di documenti..,, in Rassegna stòrica del Risorgimento, voi. XXV, pp. 248-63). Le minute dei rapporti si trovano presso l'Archivio di Stato di Pa­lermo, nelle cartelle del Ministero per gli Affari di Sicilia Polizia, alla filza 1238.
*) Ancora del La Farina della Istoria documentala, cioè di un periodo ancora socialisti-cheggiante, è da ricordare che aveva riconosciuto che è errore gravissimo armare lo spirito di conservazione, rappresentato dalla borghesia, quando l'opera rivoluzionaria non è compiuta ; né si può dimenticare che il comando della G. N. venne affidato, nel '48, al barone Riso (che con la restaurazione avrebbe ricevuto l'elogio del... Filangieri), e mentre si dichiarava di volere escludere dalla C. N. coloro che traessero i mezzi di sussistenza dal lavoro giornaliero, con lo specioso motiva, che i militi della G. N. non dovessero ricevere alcunché dal potere esecutivo, per essere indipendenti, e che quindi dovessero avere una lutazione economica tale da poterai mantenere da è; d'altra parte, venivano eletti, ad esempio, nelle liste degli ufficiali superiori, 6 principi, 3 duchi, 5 marchesi, 4 baroni e 10 cavalieri nobili, e nelle Uste degli ufficiali inferiori