Rassegna storica del Risorgimento
LINCOLN ABRAHAM ; MAZZINI GIUSEPPE ; MELLONI MACEDONIO
anno
<
1954
>
pagina
<
19
>
Lincoln Melloni* Mazzini e O 19
' La lettera originale si trova ncH'archivio della famiglia della contessa Matilde Zuc-coli [sic] di Modena, dopo essere stata presso quello della contessa Fulvia Salazar de Romattengo, dove pure Giuseppe Mazzini ebbe occasione di leggerla ed evidentemente di tradurla .
Abbiamo voluto limitare il nostro commento per non essere portati a ben più dolorose considerazioni.
Il Consultore Segretario del Centro Studi Adriatici' Luigi Papo. *)
Poiché, per quanto riguarda la Rassegna, la questione non era stata sostenuta per amor di saccenteria e tanto meno per il gusto di imbastirci su una polemica politica, una volta che venivamo chiamati in causa da altri, ci sentimmo obbligati a precisare, il 3 aprile, la posizione della rivista alla Voce della giustizia e, per conseguenza, agli autori delle due lettere in essa riportate.
Da un ritaglio trasmesso dall'Eco della stampa vedo citata nella Vostra rivista la Rassegna storica del Risorgimento per quanto si riferisce al falso messaggio di Lincoln a Macedonio Melloni. La rivista clic ho l'onore di dirigere si occupa esclusiva" mente di questioni scientifiche: non entro, quindi, in merito alle considerazioni politiche espresse dal sig. Luigi Papo. A nessuno più che a me, in ogni caso, sta a cuore la rivendicazione dei nostri sacrosanti diritti sulle terre adriatiche, ma penso che si serva male la causa della verità e della giustizia continuando a sbandierare una stupida e volgare falsificazione. La documentazione del falso è contenuta a tutte lettere nell'esame eseguito da un tecnico della competenza di Mario Mcnghini fin dal lontano marzo 1941 (Rassegna, 1953, pp. 9-10), quando non vi era certamente alcun motivo politico che potesse indurre a sostenere la falsità della pseudo prosa di Abramo Lincoln. La cosa migliore per dimostrare l'autenticità di quel pasticcio sarebbe stata la presentazione dell'autografo. Ma questa, per quanto richiesta, non si è mai ottenuta e, purtroppo, il facsimile fotografico ha reso più facile scoprire l'evidentissimo tracco. Tengo a dire che il facsimile in questione fu fornito dallo stesso ineffabile sig. Svino d'Althan, che si era fatto verboso e noioso sostenitore della autenticità di quella roba. Si tiri fuori l'autografo originale e lo si faccia vedere a competenti e, allora, ne riparleremo. Ad ogni modo, la rivista che ho l'onore di dirigere si è guardata bene daU'nrtervenire nelle polemiche posteriori al discorso dcll'on. Pella, perchè l'articolo in cui si parlava della disgraziata falsificazione è di molti mesi anteriore al discorso stesso. È stato un vero peccato che i funzionari del ministero degli Affari Esteri non ne abbiano tenuto conto. 2)
Non è colpa nostra, infatti, sé il ministro Pella, non sufficientemente documentato in proposito (ed ammettiamo che chi mancò di documentarlo l'abbia fatto in piena Buona fede, con la perfetta innocenza di quei SS. Innocenti dei quali si celebra il ricordo il 28 dicembre), ha ricordato, mólto tempo dopo la comparsa degli articoli del Ponte e della .Rassegna, la disgraziata lettera.3) D'altra parte, il ministero degli esteri è nostro socio e
l) La voce della giustizia, del 20 marzo 1954: Finestra sul mondo. Sul messaggio di Lincoln a Melloni; S messaggio ero apparso nel nomerò del 30 gennaio.
a) Finora il solo che ha cortesemente proso atto della lettera è stato l*aw. Giulio
POJHO (7 aprile 1954).
8) Pròno accenno di Gaetano Salvemini, nel Ponte doli aprile 1952, p. 511; art. di CABLO SCHIFFBEB, Lincoln, cavallo di ritorno, ivi, ottobre 1952, pp. 1579-1582; , Quarantanni, in Rassegna, gennaio-marzo 1953, pp. 3-12. Le successive note di Gaetano Solvendo! sono posteriori al discorsa (Il Ponte, novembre 1953, pp. 1602-1604; ivi, aprile 1954, p. 654).