Rassegna storica del Risorgimento

LINCOLN ABRAHAM ; MAZZINI GIUSEPPE ; MELLONI MACEDONIO
anno <1954>   pagina <23>
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Lìncolny Melloni, Mazzini e Ci
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Una constatazione che occorre fare, quando ci si tuffa nelle polemiche provocate dal messaggio, *> è che quasi tutti coloro che lo hanno accettato come autentico non lo hanno mai letto, o, se letto, non ci hanno mai pen­sato su. Perchè, se lo avessero fatto, si sarebbero almeno preoccupati di an­dare a cercare qualche traccia nell'epistolario mazziniano dei rapporti tra Mazzini e Melloni, dell'atteggiamento dei primo di fronte a Lincoln, delle ripercussioni inevitabili di un simile documento nella corrispondenza del-1 Apostolo! Perchè tutti sappiamo come Mazzini fosse solito ritornare, insi­stere, ricamare su ogni tema che gli fosse apparso interessante. E, per inte­ressante, questo, non c'è che dire, lo era, e molto.
... Per precisare più esattamente io chiamerei la mia Patria, senza urtare la suscettibilità dei terzi, col nome di Cabotiti., in omaggio al primo scopritore della sua terra: Siati Uniti di Cabotia, in attesa, vivida e ardente, dell'evento maggiore, per il bene indistruttibile dei cittadini agricoltori dell'universo auspice Roma madre. Così scrive Abramo Lincoln a Macedonio Melloni ed alla santa idea del liberatore degli schiavi io m'inchino plaudendo e ammirando.
Giuseppe Mazzini.2)
Senza mancar di rispetto alle venerate ombre di Lincoln, Mazzini e Melloni, quella faccenda della Cabotia a quei poveri diavoli contro i quali s'accanirono ilio tempore il maresciallo Giardino e il professor Casanova fece un curioso effetto. Non oso dire che si siano proprio ripetuti l'un l'altro il classico risiati lenealis? ma a un tantinello d'ilarità non hanno rinunciato e, soprattutto, si sono confermati una volta di più. nel pensiero che, in questo caso, le lucciole non potevano diventare lanterne.
Ad ogni modo, un'occhiatina alle date non faceva male, e qualcuno si prese il gusto di dargliela. Macedonio Melloni, che è morto 1*11 agosto 1854 e non 1856, come scrive il Capobianco , avrebbe ricevuto, proprio un anno prima della morte (perchè il messaggio è, sempre secondo il Capo-bianco, del 1853), una lettera di tale importanza con tanto di confidenziale mio caro Melloni, da Lincoln, con il quale, sino a questo momento, non si è trovata alcuna altra traccia di corrispondenza. È vero che il Casanova, a forza di interrogativi retorici, annulla la difficoltà, ma temiamo che siano sempre desiderabili prove migliori: ... mi domando con quanta sicurezza fosse mai possibile sostenere la falsità [della lettera famosa] pel semplice fatto di non esser compresa nell'epistolario lincolniano esistente. Quante lettere di personaggi storici non sono sfuggite agli editori dei loro carteggi, per accurati ricercatori questi siano stati! Il fatto è che
1) X parte le antiche e le pio recenti, non si può non pensare con sorpresa malinconia che ancora in piena guerra, c'era gualche nostro connazionale all'estero che, generosa­mente tenace, proclamavo autentico il messaggio, senza addurre altre prove ohe quelle vecchie di dieci anni e hanalmente inconsistenti del Capobianco. Decisamente, è proprio la fede che muove le montagne: ved. R, DISCEPOIA, A proposito dei dubbi àrea l''autenticità ed il contenuto della lettera di A. Lincoln a Macedonio Melloni, in II Rinnovamento, New York, 8 marzo 1941 (in risposta ad un saltuario lettore , ohe aveva manifestato i suoi dubbi).
2) CAPOBIANCO, OB. ., p. 467.