Rassegna storica del Risorgimento

LINCOLN ABRAHAM ; MAZZINI GIUSEPPE ; MELLONI MACEDONIO
anno <1954>   pagina <28>
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28 Alberto Mt Ghisalberti
saggio? Par di leggere Salviamo la Dalmata di quel patriota onesto, che fu Piero Foscari, quando ci sentiamo dire che l'Italia deve essere una sola nazione, colle sue tre maggiori isole del Mediterraneo, col Lombardo-Ve­neto e colle due Venezie (tridentina e giulia). Siamo, forse, in epoca anteriore alla prima edizione della guida delle Tre Venezie dei Tom? ing?. In questa la tersa è Peuganea, sostituita nel messaggio dall'accenno un po' confuso al Lombardo-Veneto, che non si capisce bene perchè abbia l'onore di una citazione particolare, al contrario dei ducati di Modena e di Parma, del granducato di Toscana, dello Stato pontificio e del regno delle Due Sicilie, che non crediamo Lincoln volesse lasciare ai loro antichi so­vrani... l> Ma il Foscari salta fuori quando per l'Italia si rivendica l'as­soluta padronanza dell'antico lago di Venezia (che cultura! prima il mare nostrum, adesso il lago di Venezia) da Venezia alle bocche di Cattato, ininterrottamente, per tutta la Dalmazia, in aggiunta indistruttibile a tutta rAlbania.... Lasciamo stare quanto afferma successivamente della Dalma­zia, che, per l'informatissimo avvocato di Springfield (111.), ha una sua storia unitaria nazionale di quasi ventidue secoli, respingiamo tra i più barbari e selvaggi popoli della terra Bulgari, Croati e Serbi (dei Turchi, abbiamo visto, gli ha parlato in una lettera precedente, e per i Romeni è disposto a salvarli perchè sono fulcro vitale di luminosa latinità), soprat­tutto i Serbi, i quali erano così noti in America nel 1853 che si poteva senza altro assicurare che non avevano al loro attivo quasi altra gloria che assas­sini! e delitti e sterminii e vandalismi d'ogni specie in tutte le loro grada­zioni sociali, disonore della società, che hanno bisogno di essere ben bene ripuliti dalle nazioni di civiltà superiore in nome del più umano dei prin-cipii civili dei popoli (questa è sicuramente una frase in cui il tocco del liberatore degli schiavi è inconfondibile...), ma ammiriamo la conoscenza che ha anche dei particolari della storia d'Italia. Quanti dei lettori della Rassegna sanno del nostro e consanguineo (come l'Althan di Cavour) Alfonso Federici, gentiluomo di Milano, generale delle armi d'Inghilterra, col diritto [udite! udite!] dell'aquila bicipite nel proprio stemma, fregiato del titolo speciale di cima d'oro, fondatore della Banca d'Inghilterra? Pochi, purtroppo. 2) Quei pochi in grado di sapere, come Lincoln nel 1853, che gli Albanesi sono Italiani e nulla più: parlino per me la Sicilia e la parte meridionale della vostra penisola. Non ne siete convinti? Osservate, per esempio, la razza greca! Dove si è conservata valida e buona? Nel­l'antica Magna Grecia soltanto . Dunque!... Solo così i popoli della terra avranno tregua, mio illustre amico. E un assioma: ne convenite? H lago di
*) Ved. in SCHUTHEB, op. ri., la ricostruzione della storia del documento dalla sua prima comparsa nel Popolo d'Italia, del 2 aprile 1920, alla, per allora, ultima del 1951. Cfr. anche Pensiero mazziniani,, a. Vili (1953), p. 6. che non esitò a schierarsi contro il rigurgito della riscioomiaturo pseudo lincolaiana; ivi, anche, a. IX (1954), Ah, quel Messaggio!
*> La faccenda della consanguineità * uno dei piatti forti della cooperativa messag­gera. Anche a rignor Leonardo Howard Pcyton, op. eft., che è conoscitore perfetto della nostra lingua , tonto da scriverla in uno stilo rugiadoso, che lo fa quasi scantinare con Nino d'Althan, è consanguineo di lord Effinghara. ehc distrasse l'imincibli- armada, di Cotenna Howard (uno lacrimo e nn fiore), del filantropo John Howard e, por linea materna (si fa qwd che ri può) del presidente statunitense William Howard Taft Ved. L. HOWAHO PBVTON, op. eit., p. 57r B. 1.