Rassegna storica del Risorgimento

VIEUSSEUX GIOVAN PIETRO ; CIAMPINI RAFFAELE
anno <1954>   pagina <47>
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A proposito di un libro sul Vieusseux 47
Rfjbrméè, 6 ovvio che è proprio quest'ultima ad avere trasmesso qualcosa di sé un po' a tutto l'ambiente liberale rotante attorno aWAntologia ed al Vieusseux*
Noa dovette essere per caso, certamente, se pia d'uno nella generazione dei moti carbonari del 1820-31, epigone del Rousseau ed allieva di Coppct e del Sis tumuli, una volta esule dall'Italia ed entrato in contatto con l'am­biente protestante svizzero od inglese, finì colTaderire al protestantesimo, in quanto il cristianesimo illuminato, filantropico, adogmatico ed anti­clericale, dalle tonalità vagamente socioiane e dai pronunciati interessi uma­nitari e pedagogistici, tramite magari qucll'ersais iUuministico della Società degli Amici, che è la loggia massonica: Bianca Malesi Mojon, la giar­diniera milanese del 1821, che diverrà poi sociniana a Parigi, sotto l'alta benedizione del Sismondi in persona ed i fulmini del Tommaseo; *) l'abate bresciano G. B. Passerini, che, sfuggendo agli arresti dei carbonari lombardi nel 1823, verrà a Zurigo e quivi finirà anch'cgli protestante; a) Paolo Emi­liani Giudici, l'ex frate siciliano fiorentinizzato, carbonaro ed anglofilo, la cui Storia dei municipi italiani arieggia tanto vistosamente il titolo e gli umori antipapali deWHistoire sismo udiana; ') Gabriele Rossetti, il medio­cre Tirteo 4) dei carbonari meridionali del 1820; Filippo Pistrucci, l'inci­sore romano carbonaro, che a Londra affiancherà Giuseppe Mazzini nella creazione di una scuola per i figli degli operai italiani; 5) forse anche lo stesso Manichini, il turbolento abate protagonista del moto di Nola. 6) Senza parlare poi di quell'altra pagina, tutta da studiare ancora, che è il tenta­tivo della Società Biblica Britannica e Forestiera di estendere all'Italia la propria attività dopo il 1815, con i viaggi di quel suo agente calabrese Giuseppe Tartaro, processato a Napoli nel 1817 per sospetto di carboneria, arrestato a Firenze nel 1819 e quindi daccapo a Milano nel 1820, di cui par­lano i costituti del Confalonieri, 7) ovvero la missione di quello Alien, suo tesoriere, nonché promotore di più iniziative pedagogiche ed umanitarie, che fu a Firenze e Milano nel 1820 e strinse con il Confalonieri vincoli di ami­cizia (o di solidarietà massonica?...) abbastanza intimi da potergli scrivere poco dopo, dandogli del tu ed esortandolo ad introdurre nelle scuole da lui fondate certe letture bibliche, allora stampate in italiano, a cura della So­cietà Biblica anzidetta. Che se il Manzoni sentiva il bisogno di scrivere in difesa della morale cattolica per rispondere al Sismondi, ed il Mettermeli quello di includere les promoteurs cclairés delle Società Bibliche, insieme
1) Cfr. A. GAMBAHO, Rifórma religiosa etc,, Torino, 1924,. 142.-
*) Cfr. L. MAZZUCCHETW-E. LOHNBR, Italia e Svaserà, Milano, 1943, pp. 54-55.
3) Feria cui conversione al protestantesimo v. 1 anonima Biografia del comm. P. Emi­liani-Giudici, Firenze, Barbera, 1874
V) Come lo definiva C. GA NGALK, Revival, raggio sulla storia del protestantesimo in Italia* dal Risorgimento ai nostri giorni, Roma, 1929, p. 13.
5) Per la suo conversione ni protestantesimo, v. D. SI'ADOM, art. in Dizionario del Risorgimento italiana.
*) Cfr. M. MANi'itKDi, . Minichini etc., Firenze, 1923; converrebbe, pero, accertare i tatti meglio di quanto non lo abbia fatto il Al., imitandosi uri usare come fonte d'in for­mazioni Ì dispacci dell'ambasciatore napoletano Ludolf da Londra.
MàSfci / costituti dì JS*. Confalonieri, a OBWI di Fa. SALATA, Bologna, 1940, pp. 30-39, nonr.be P. COOTAMWnKRi, Carteggi, a cura di F. GAiAAVnJBSMibino, 1911, p. Il, sor. I, p. 193.