Rassegna storica del Risorgimento
VIEUSSEUX GIOVAN PIETRO ; CIAMPINI RAFFAELE
anno
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1954
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A propositi di un libro sul Vioussmix 51
lumi, ma che Lisogno c'è li fan- del proselitismo per la chiesola nuova dei risvegliati, iuveee di lasciare alla educazione graduale il compito di portare alla luce della ragione, della filantropia e delle utili maxime* anche icattolici? Si vuole forse tornare al fanaiismo dei secoli passati? Meglio lasciare perdere ed occuparsi di pubblicai!* buosjf testi medioevali sull'aire?! Storico /{aliano, insieme al fido Capponi.
A elianto si capisce dai verbali del Concistoro, André e morto lontano da Firenze e Paul compare nel registro dei defunti nel 184-7. Da allora, anche il nome di Giampiero sparisce dal registro dei contribuenti. È l'effetto dei settanta anni che già si avvicinano? Od è il disinteresse per una repubblica ecclesiastica, che ormai si è messa su d'una via diversa da quella di venti anni prima? Poiché il libro del Ciampini, così accurato e ricco di documentazione, non fa una sola volta il nome del Viuet, bisogna concludere che il teologo dcìVEglise libre non desti interesse nel Vieusseux, pure tanto attento lettore, sinora, di quanto si stampava oltralpe. Indifferenza od almeno scarsa sensibilità verso i problemi strettamente ecclesiastici? Può darsi: ma perchè, allora, un uomo certamente non suscettibile di accessi di misticismo, come il conte di Cavour, si comporta in un modo tanto diverso?
Tra le altre lontane propaggini dello spirito di Palazzo Buondelmonti ve ne è una veramente singolare in questo giro di anni. Verso il 1840, una delle colonne del Giornale Agrario, il cavalier Lapo de' Ricci, da buon vecchio voltairiano impenitente, ha favorito la fuga in Francia di un giovane prete fiorentino, Salvatore Ferretti un lontano parente di Pio IX, per Pappunto... con una ragazza, di cui costui si era innamorato. Alla coppia fuggiasca qualcuno, non lontano probabilmente dall'ambiente di Palazzo Buondelmonti, ha dato commendatizie per dei protestanti francesi, e da li il Ferretti ha finito coll'essere avviato verso la Svizzera ed il Vinet. In questo modo, l'exprete s'è avvicinato al Réveil, ne ha abbracciato fervorosamente le idee, e nel 1842 si è trasferito con esse in Inghilterra, mettendosi a fare propaganda protestante fra gli Italiani. La pedagogia respirata nell'ambiente fiorentino gli serve per aprire un'altra scuola, parallela a quella del Mazzini, per i figli degli operai italiani; la tradizione piagnona, rinnovata dagli uomini dell'Archivio Storico Italiano, gli ispira il titolo di un giornale, l'2?co di Savonarola, che egli comincia tosto a pubblicare insieme ad un altro* exprete mazziniano, Camillo Mapei, anch'egli passato al protestantesimo risvegliato, dove si fa al tempo stesso del liberalismo ghibellino e del riformismo religioso, appellandosi ad Arnaldo da Brescia, Valdo, Savonarola, i giansenisti del Settecento. ') Attraverso il Rossetti ed il Pi-strucci e la loro collaborazione all'eco, questa nuova generazione protestante trova il suo punto di contatto con quella carbonaresca antecedente. Ma Palazzo Buondelmonti non riconosce per propri questi suoi figliuoli irrequieti, neppure quando dalle colonne dell'Eco gli vien tributato ossequio rispettoso. E non ne degna l'opera di un istante di attenzione.
1) SuU'Eco di Savonarola, nell'annulli 1818, comparve appunto una narrazione autobiografica del Ferretti, da cui abbiamo tratto le notizie sopra riportate. Curiose notizie su tutto il gruppo dell'Eco dì Savonarola trovnnsi in T. TWAMLE-BASKET, Nolo di cronaca, ossia. i giornali, gli istituii e gli uomini Illustri italiani a landra, durante. Vetà vittoriana (1837-1897), Bergamo, 1897, oltre ohe m G. Ltizzi, Camilla Mapei, Firenze, 1895.