Rassegna storica del Risorgimento
VIEUSSEUX GIOVAN PIETRO ; CIAMPINI RAFFAELE
anno
<
1954
>
pagina
<
52
>
52 Giorgio Spini
Intanto, lo suo riunioni ri fanno sempre più rade e più melanconiohej Gino Capponi è ormai oiecoj il de* Ricci rovinato e mezzo demente; il Ridolfi ed il Lambruschini pieni di acciacchi, il Tommaseo lontano fisicamente e spiritualmente. E gli anni passano e gli eventi si accavallano sempre più tempestosi sul capo di questi stanchi vegliardi: gli entusiasmi e le delusioni del 1848, il dramma del 1849, le tristezze dei neri giorni della reazione. E i settanta anni sono già suonati, ormai: l'età in cui la media degli uomini incomincia ad abbandonare stancamente lotte e speranze, ripiegando sul passato. Ma la vecchia quercia avvezza alle bufere, invece, resiste indomita, malgrado tutto, ancorché sempre più sola e sempre più rugosa. VArchivio Storico deve andare avanti: Palazzo Buondclmonti non deve essere chiuso: ci sono ancora altre giovani energie da scoprire, da mettere al lavoro per la buona causa. Quella sua impareggiata capacità di suscitatore di uomini, che ha fatto la grandezza degli anni verdi del sor Pietro, è ancora il miracolo della sua vecchiaia instancabile. E questi giovani che adesso stanno affacciandosi alla vita, come un d'Ancona, un Carducci, sentono ancora il fascino di quella figura canuta, che già al Guerrazzi, tanti anni prima, pareva quella di San Giuseppe, come la sentivano un giorno i loro padri o i loro nonni. Alle scoperte di giovani, di cui ha parlato opportunamente il Ciampini, sulla base del proprio materiale documentario, ci sarebbe da aggiungere tutta ima rosa di testimonianze, che davvero varrebbe la pena di raccogliere, da parte di coloro che da giovani conobbero ancora Giampiero negli ultimi anni della sua vita e ne riportarono un'impressione incancellabile di vigore e di serenità. Attorno a lui, quei vegliardi carichi di infermità e di disillusioni, ma ancora sorretti dall'antica fede, malgrado tutto, non sono dei ruderi umani, ma dei saggi antichi, la cui vista impone ancora rispetto e venerazione. Je les ai vu , scriverà un altro ginevrino italianato, tanto più giovane del Vieusseux eppure tanto innamorato anch'egli del Risorgimento, da fare rimpiangere che il suo nome Marc Mounier non figuri, almeno di passaggio, in questo libro sugli amici del sor Pietro, tranquilles, patìents, fidèles. Nobles vieillards, vingt fois vaincus, accablés d'années, d'infirmités méme (le marquis Capponi est aveugle), mas toujours debut. G'est le sénat d'Italie.1)
Persino sulla piccola repubblica ecclesiastica degli Svizzero-fiorentini soffia vento di burrasca, adesso che ai brevi giorni di libertà, in cui il proselitismo protestante aveva potuto operare alla luce del sole, succedono le retate della polizia, fra i Toscani usi a frequentare la cappella evangelica. Il signor Droin rientra in Svizzera nel 1850, probabilmente perchè troppo compromesso negli avvenimenti degli anni precedenti; l'ambasciata prussiana strepita minacciosamente attraverso la voce reazionaria del suo von Reumont, anziché difendere la comunità dalle vessazioni polizie* sche; all'interno stesso della comunità, anzi, ci deve essere a quanto s'indovina dalle carte defi'archivio, una certa tensione tra i timidi che non
vogliono seccature col governo ed i coraggiosi, che vorrebbero sfidare aper-
andie pp.
dclmonti, l'aOettuDsn sollecStudli vewo l'unico'deco del YTYZSTZa-
verso i giovani.