Rassegna storica del Risorgimento

1795 ; FRANCIA ; SARDEGNA (REGNO DI) ; GUASCO CARLO
anno <1954>   pagina <71>
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La campagna franco-austro-sarda del 1795, ecc. 71
han perduto maggior gente e i due Reggimenti subito calati dal Tirolo, deWArci­duca Carlo, e di Pellegrini. Frattanto il Generale Wallis, in osservazione de movimenti, tien fermo il suo Quartier Generale, in Acqui, e tutti i Villaggi di quella Provincia, e parte della nostra rigurgitano di truppe. Il Generale De Wins, cui si fa relazione agogni cosa, si trattiene in Pavia. Dopo dimani giungerà qui il Reggimento de CavaUegeri di S. M. I Napolitani son già tutti nel Lodigiano. Dalla parte di Cova i Francesi eransi già molto avvanzati sotto quella Piazza, ma avendo ravvisato che quei forti tri rideramenti eran difesi da 15 mila uomini, e da 60 bocche da fuoco, anno stimato prudenziale di non impegnarsi a superarli e son tornati addietro. Dietro Ceva abbiam una seconda linea composta di 12 Bat­taglioni e di 16 Squadroni, per accorrer, a un bisogno, in aiuto della prima. In­tanto S. M. ha spedito un Corriere all'Imperatore, prevenendolo, che se non gli dava parola di mandar altri 40 mila uomini in Lombardia, durante l'inverno, essa avrebbe fatta la sua pace particolare con Francia, dalla quale le vengon fatte proposizioni vantaggiose. Sentiremo qual risposta verrà data. D'ordin di Vienna si è in questa città formato un Consiglio di guerra, cui il Generale Be­loni presiede in qualità di Presidente, e il Colonello degli Ulani Barone Soubirst di Vice Presidente, per esaminare la condotta tenuta da Generali, ed Uffizia-lità Austriaca nell'abbandono dello Stato di Genova... A mezzogiorno son entrati in questa Cittadella due Battaglioni di Monferrato per restarvi.
Di molto interesse in queste lettere, come, del resto, anche nella succes­siva del 15 dicembre, sono le notizie riguardanti il marchese Colli di cui già abbiamo precedentemente parlato.
15 dicembre.
Credo d'avervi scritto in altra mia che il bravo Marchese Colli era stato il di 5 corrente promosso al grado di Colonello. CoWultima posta abbiam poi saputo che il di lui Figlio, d'anno 8, è nominato Paggio di S. M. La ferita del padre, dopo fattine uscire i corpi estranei di panno, o tela introdottivi dalla palla micidiale, si va ora rimarginando con buon successo.
La notizia della sua ferita serve anche a diradare i dubbi che potreb­bero sorgere leggendo il fatto come ci viene riportato dal Pinelli,3) il quale riferisce la notizia datagli da un congiunto del Colli, che la ferita da questi riportata dipendeva da un colpo avuto sull'Ellero nel 1796.2* Ma nemmeno il Pinelli mostra eccessiva fiducia nella notizia.
La lettera del Guasco ci soccorre altresì nell'indie arci il nome di un altro dei salvatori del ten. col. Colli quando, creduto morto, venne abbando­nato dai suoi. Egli infatti fa cenno ad un certo Inverardi, mentre il Pinelli, nel luogo citato, ci ricorda il granatiere Nisio di Monferrato al quale venne appunto per tal ragione concessa la medaglia d'argento.
La lettera del 15 dicembre inoltre parla del figlio del Colli, Vittorio, che venne per le azioni paterne creato paggio del re Vittorio Amedeo, che già lo aveva tenuto come padrino al fonte battesimale.3) Questa notizia è di un certo
1) F. PlWEttti ìOff. eh., voi. I, p. 596, nota I.
2) C. DE SAXVCES, Souvenir* militaim de* Etat* Sarde*, Torio, 1853, voi. II, p. 187. Sì G. BRUNO, op. eU p. 3.