Rassegna storica del Risorgimento
PIERANTONI (FAMIGLIA) ; ROMA ; MUSEI
anno
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1954
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pagina
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109
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fondi archfrfeci del Musm centrale dal Risorgimento 109
zettacce balorde per le quali ogni arma e permessa. Se il vostro scopo era di ferire un animo sensibile immagino che avrete raggiunto lo scopo e potete trovami contento.
So che neUa vita avete sofferto e da lungi ho compatito a' vostri dolori, poiché dove è passione e /otto, ivi è per me interesse e pietà. Veggo oggi che avete sofferto più di quanto potevate sopportare nobilmente, poiché il dolore invece di affinare la vostra natura un dì generosa, l'ha pervertita. Il mondo fu crudele per voi, ve ne vendicate insultando uno oV pochi amici che vi ha serw pre steso la mano. Al pari di me conoscete la rettitudine di quel cuore, Fimpos-sibilità che lui ministro la nostra dignità venga manomessa; ma levate la voce mettendo la spavalderia al posto del ragionamento perchè sapete che il popolo ama di essere ingannato cosi. Tutti gli ambiziosi, compresi quelli die ieri vostri nemici, oggi sono vostri complici, hanno sempre operato in tal guisa.
Ho tracciato queste linee piangendo i soavi ricordi di Torino e maledi' cendo la politica che tutto corrompe.
Finisco augurando a voi, non al paese, che possiate presto prendere il posto di mio padre.
Grazia Pierantoni Mancini
Grazia Pierantoni scriveva commedie. Naturale, quindi, ohe fra le sue carte si trovino un biglietto di Eleonora Duse dolente e devota e lettere di Ermete Novelli, Virginia Marini, Adelaide Tessero.
Questo archivio ci ha portato dalla metà dell'Ottocento agli inizi del secolo nuovo, nel quale vive Riccardo Pierantoni, l'autore di quella Storia dei fratelli Bandiera, che fa ancora testo. Ed è peccato che, accanto all'autografo, non ci siano rimaste che poche tracce delle ricerche archivistiche che ne dovettero precedere la stesura.
Laureatosi in giurisprudenza nel 1894 con una tesi sul diritto di estradizione, Riccardo non segui gli studi giuridici del padre e del nonno, ma ereditò, piuttosto, la passione letteraria della madre e scrisse anche lui romanzi e novelle (dei quali ci rimangono la stesura ogirinale, l'edizione a stampa e le recensioni) finche non lo attrasse la storia. Fu, tra l'altro, nel 1908, uno dei fondatori della sezione romana della Società nazionale perla storia del Risorgimento italiano e per questo in corrispondenza con Ambrogio Crippa.
La sua vita fu breve ed intensa, perchè il lavoro non gli impediva di partecipare alla vita mondana della capitale (che gli procurò un duello col principe Altieri). E in questo si trovava in perfetto accordo con Gabriele D'Annunzio del quale era amico, come testimoniano due sue lettere.
Ed era legato anche a scrittori e a critici quali Roberto Bracco, Benedetto Croce, *) Raffaele De Cesare, Salvatore Di Giacomo, Ida Finzi (Haydée),
1) Gentilissimo amico. Le ricambio cordialmente gli auguri. Ho subito parlato al Pel-littori, e va da sé che il tuo nome è stato accolto con molto piacere. Si metta in corrispondenza col Pellizsari (Liceo Garibaldi) per stabilire U volume da pubblicare e per timi gli altri particolari. Mi abbia con molti saluti Suo aff.mo B. Croco (Bollo postalo del 22 gennaio 1910; su cartolino intestata de La Cri lira).