Rassegna storica del Risorgimento

PIERANTONI (FAMIGLIA) ; ROMA ; MUSEI
anno <1954>   pagina <115>
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Libri e periodici 11,r>
Cosi, ad esempio, è generale l'accordo tra i critici nel riconoscerei nella saggistica poetica giovanile manzoniana, por tra le evidenti derivazioni moniiane, purin'tune e foscoliane, un'intensa passione morale, una ingenua purezza di tempe­ramento, una fermezza e chiarezza di propositi talvolta sorprendente, ma mutano sovente i giudizi sul valore dei vari componimenti: ora, pare a me che un più attento esame comparativo potrebbe portare ad una valutazione estetica forse alquanto meo incerta della comune. Mi fermerò ad un solo caso.
UUrania si suol ritenere quasi universalmente inferiore di -molto (probabile mente perchè ivi il contenuto moralistico è di più facile rilievo) del carme In morte di Cario Imbonati; eppure essa segna, a mio avviso, indubbiamente, unt avanzamento sul cammino dell'arte rispetto a tutta la saggistica precedente per" una più felice ispirazione, per una tecnica più addestrata, per un più squisito senso realistico. È da rilevarsi poi in particolare che vi son qua e là concetti nuovi che esprimono un più sentito accostamento al sentimento cristiano della vita. Nell'anno stesso dell'Orarne, o comunque poco dopo, il Manzoni compose, senza per altro condurli a compimento, due altri canti, di cui gli autografi conservano i frammenti: la Partendole e il poemetto didattico Sul vaccino. Di essi tace o ben poco conto tiene la critica e, forse, erroneamente, perchè non è difficile ravvisarvi l'assenza di ogni motivo mitologico, una maggiore scioltezza del verso, una più frequente impronta personale, una maggiore concretezza d'immagini rispetto a tutti i precedenti saggi, sicché si potrebbe affermare che essi, in un certo senso, aprono la via agli intimi accenti dei primi Inni Sacri, Nella raccolta dei frammenti poetici manzoniani, editi dalla Casa del Manzoni , vi è anche un componimento che non è riportato in altre edizioni: appartiene al 1817. È un dramma improvvisato per celia dal tìtolo Il canto XVI del Tasso. La grande familiarità che vi dimostra il Manzoni con i metri, gli schemi e le movenze del Metastasio è una prova evidentissima, secondo il mio debole parere, che il linguaggio lirico manzoniano (problema codesto ancora insoluto) non muove soltanto dallo studio delle celebri odi pariniane e foscoliane, ma si riporta per le sue origini a tutta la lirica del Settecento, i cui ritmi facili e un pò* andanti e spesso troppo cantabili, ma lucidi e precisi, egli forse ricompose, come mi par dica assai bene il Bellone!, in una sintassi metrica che desse risalto a idee e immagini e parole di significato religioso. Non per nulla il Bacchclli, nel volume recente delle opere manzoniane da lui egregiamentee curato per la collezione di storia e testi della letteratura italiana edita dal Ricciardi* chiama arcadica la strofa manzoniana. Avvertirò di passaggio, poiché mi sospinge la lunga via, che analogie di metro e analogie di rapide immagini tra il Metastasio e il Manzoni si posson ravvisare, ad esempio, di leggieri nel Natale del 1813.
Degli scritti prosastici riportati di su gli autografi dagli editori della Casa del Manzoni il più importante pare a me la II parte della Morale Cattolica , annunziata da lui quando pubblicò la prima parte, ma in verità lasciata incom­piuta e mai dota alle stampe lui vivente. Con tutta probabilità fu stesa subito dopo la prima. È pochissimo nota, benché sia stata già inserta dal Bonghi nel IH volume delle Opere inedite e rare (ad alcuni passi però i presenti editori Itati dato un diverso assetto); e ciò spiega perchè generalmente si opini che Le Osservazioni siano di scarso valore e ben poco giovino all'interpretazione dell'arte manzoniana. Convengo sì, che la I parte, compresa YAppendice, benché abbia indiscutibilmente pagine calde, luminose e talvolta di mirabile penetra­zione psicologica, nell'iniìeme pecca di freddezza e di enfasi oratoria; ma questa seconda è più sentita e più commossa; e poiché VA. vi precisa la sua posizione dottrinale rispetto alla religione, alla morale e al movimento delle idee sociali e politiche del suo tempo, essa ci fa comprendere molti del molivi che hanno dato ispirazione o tono al capolavoro. Si legga particolarmente il capitolo Ut del