Rassegna storica del Risorgimento

PIERANTONI (FAMIGLIA) ; ROMA ; MUSEI
anno <1954>   pagina <119>
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Libri e periodici 119
Illustra, poi, la conferenza diplomatica ; la documentazione inglese e quella austriaca concordano quasi sempre; solo nella seduta centrale del 6 maggio, mentre il Taylor (e sulla sua testimonianza, che mi pareva la più disinteressata, io basai il mio ragionamento) assegna al Liitzow la priorità della proposta di quell'azione che porterà alla presentazione del Memorandum, nel verbale del rappresentante prussiano Bunsen, che accompagna la relazione Liitzow, appare come primo motore il Sainte-Aulaire di una iniziativa non ben definita. La cosa non riveste eccessiva importanza, perchè tutti aderirono alla proposta; solo mi pare strano che in cosa di si grande momento, il Liitzow annuisse senza chiedere ulteriori istruzioni, come farà invece il rappresentante inglese. Alla stessa maniera il Taylor riferisce il colloquio esplicativo Liitzow-Gregori o XVI al momento della presentazione del Memorandum, cioè al 21 maggio, mentre il Nada lo fissa al giorno prima (pp. 113-U4). U Taylor, invece, aveva ragione di riferire che il Liitzow aveva promesso una lettera del suo imperatore a Gregorio XVI, per forzare la mano al pontefice o, meglio, ai cardinali, recalcitranti agli inviti a riforme della conferenza. H Nada la pubblica in appendice, sotto la data dal 22 maggio (p. 189); ed è veramente importante se la si ricollega alle istruzioni in pari data del Mettermeli (pp. 161-165). Molto interessante è l'ultima parte del lavoro del Nada, nella quale egli offre una nuova spiegazione della ragione dell'imbarazzo che tutti i diplomatici avevano notato nel Liitzow nelle ultime sedute della conferenza. Non si tratterebbe di una specie di virata di bordo austriaca, per il timore che alcune riforme proposte fos­sero troppo radicali, ma della sorpresa causata dall'adesione pontificia al ritiro delle truppe di occupazione prima della concessione della garanzia collettiva. L'ambasciatore austriaco vi vedeva grandi calcoli machiavellici della segreteria di Stato d'accordo con Parigi e contro Vienna. Niente di più falso: il Bernetli ha creduto di dover cedere a una pressione di tutti, che era divenuta insostenibile o, piuttosto, come scriveva giustamente il Mettermeli, n'a peut-ètre jamais saisi la portée que l'amai game dea deux objets [evacuazione e garanzia] devait avoir sous un point de vue de haute politique s> (p. 174). Prova ne siano le immediate richieste all'Austria per un ritorno delle truppe in caso di bisogno. Bernetli si era creduto abbandonato da tutti, tanto più che sapeva come Vienna desi derasse ridurre al minimo il tempo di soggiorno del suo esercito nelle Legazioni. Notevole studio, nel suo complesso, questo del Nada, anche se non ci sentiamo di sottoscrìvere tutte le sue conclusioni, che ci paiono un po' troppo legate alla sola documentazione austriaca: cosi per quel che riguarda gli accordi che, in tempi non sospetti, erano stati trattati tra Roma e Modena per un intervento militare nelle Legazioni (come poteva Modena disporre di truppe austriache senza averne avuto l'assenso viennese?); e, ancora, sul momento nel quale Mettermeli, decise l'intervento: noi concordiamo coi Silva nel ritenere che l'azione armata cominciò dopo che, domate le velleità francesi, sì poterono riprendere le antiche strade del 1820 e del 1821 senza timore di una guerra generale. Attendiamo con vivo interesse i prossimi studi del Nada, i quali porteranno cer­tamente una sicura documentazione sulla difficile situazione diplomatica creata nell'Italia centrale dalla rivalità in atto franco-austriaca, quella rivalità che nel 1831 è ancora latente. EMILIA MORELLI
BIANCA LINA ANZI, Memorie di un dimenticato, Pier Emilio Francescani; Verona, Edizioni di Vita Veronese, 1953, in 8, pp. 146. L. 600.
Il veronese Pier Emilio Francesconi, verseggiatore, romanziere e giornalista, svolse la sua attività negli ultimi trent'unni dell'ottocento. Di lui oggidì si tace; ma egli ebbe al suo tempo una bella rinomanza, particolarmente per le sue doti non comuni di osservatore attento e sagace del movimento letterario con-