Rassegna storica del Risorgimento
PIERANTONI (FAMIGLIA) ; ROMA ; MUSEI
anno
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1954
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pagina
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122
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j22 Libri e perioditi
tio allora ascoltatissimo della Atena, lo elogi* con do per la sua sem-Sta che seduce, per la sua freschezza ingenua > per l'espressione di dolor, ?olvtli> S gli si P* negare una certa facilità del """ peraltro, spesso, di volgarità, di cinismo, di eccesso di sensualità. Ha molto di comune con lo Stecchetti. Degni invece oggidì ancora d. attenzione sono t suoi Diporti letterari, iniziati noi 1876 sulla Rivista nummo, diretta da S>aJ-valore Farina; vi son giudizi sugli scrittori contemporanei assennati e penetranti. Pur ribelle anzi il ribelle dei ribelli , coma lo definì il Croce, fu Girolamo Ragusa Miletti, ma del Milelli più castigato e di più chiara vena. Nei suoi versi impreca contro tutto e contro tutti perchè tutto nel mondo va male; vorrebbe fuggire dall'Italia; ma, nato in Sicilia, fu aUaccatissimo alla sua terra, di cui seppe riprodurre con tinte vivaci e con devoto affetto di figlio le tradizioni e le costumanze nelle Miniature e filigrane (1884), in Acquarelli e macchiette (1891), fax Memorie ed acquaforti (1891). Per molti anni collaborò alla Farfalla, nn giornale letterario fondato dal Sommaruga nel 1876, stampato dapprima a Cagliari e poi passato a Milano, ove ebbe un successo enorme. Oltre il Ragusa vi scrivevano, tra gli altri, Clctto Arrighi, F, Fontana, Primo Levi, C. Testa, Domenico Milelli. Ma la sua migliore attività giornalistica il Ragusa diede al Momento, (come ricorda Giovanni Gentile nel Tramonto della cultura siciliana, sfuggito del tutto alla Anti): un periodico che fu per circa 15 anni l'organo più rappresentativo del movimento letterario in quella regione. Da non dimenticarsi dei Ragusa Il signor di Macqueda, un romanzo stampato nel 1881 e ristampato nel 1885 : documento notevole di storia del costume provinciale.
Il Ragusa, il cui nome non figura oggi nei manuali e non è ne anco citato nel Dizionario storico-critico dei Turri-Renda, assai diffuso (è uscita or non è molto la terza edizione riveduta e aggiornata), fu pure novelliere alla Verga e. ritrattista personale; come demopsicologo lasciò opere che posson esser lette tuttora con interesse, quali: Poesie dei popoli selvaggi e poco civili, 1 proverbi dei popoli barbari e La poesia dei selvaggi . Fu legato al Francesconi da sincera amicizia. La Anti, che ebbe tra mano molte lettere di lui dirette ai nonno, ce lo dipinge buono, veritiero e onesto.
Mi son soffermato un po' a lungo sulla parte sostanziale del lavoro dell'ottima Anti perchè i quattro poeti, di cui ella ha tracciato con delicatezza tutta femminile i profili, mi par debbano essere convenientemente rivalutati non tanto, in vero, per il valore intrinseco leil'arte loro quanto, e sovrattutto, perchè essi fan parte, almeno per alcuni aspetti, del manipolo degli ami iniziatori, sul finir dell'ottocento, del decadentismo nostrano: fenomeno assai complesso, che abbisogna ancor oggi di un vasto campo di indagine. .
AlAHINO (..1RAVECKA
ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORCIMENTO ITALIANO-COMITATO DI TOHINO, La diplomazia del Regno di Sardegna durante la prima guerra d'indipendenza. III. eteicau con il Regno delle Due Sicilie (gennaio lù48-dicembre 1849), a cura
VcQeAm; Tocino' Mu8eo Na*fe del Risorgimento, 1952, in 8, pp. AL-115. S. p.
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*MJ, p. 83). D, fronte nd esse, tofani, sono state troppo scarse