Rassegna storica del Risorgimento
PIERANTONI (FAMIGLIA) ; ROMA ; MUSEI
anno
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1954
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pagina
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127
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Libri e periodici 127
Snidi sulle relazioni tra Washington e Napoli re n'orano già stati. Don Paul Cristopher Perrotta aveva pubblicalo, quasi icent'anni fa, la sua tesi di dottoralo presso l'Università cattolica, The cluims of the United States against the Kingdom of Naples (Washington* Bel vedere Press, 1926), cui hanno fatto Beguito i saggi di L. Sears, The Neapolitan Mission of Enos Thompson Tkroop, 1838-1842, nel Quarterly Journal of the New York State Ilistarìcal Associativa dell'ottobre 1928, Robert Dale Otven's mission to Naples, in Indiana History Bulletta, del maggio 1929; nta la parte del leone anche qui l'ha assunta il Marraro con le ricerche su John Roivan's mission to the Two Sicilies, 1848-1850, in The Register of the Kentucky Historhal Society, del luglio 1945, su William H. Polk's mission to Naples, 1845-1847, nella Tennessee Ristori cai Quarterly, del settembre 1945, BU Edward Joy Morris* mission to Naples, 1850-1853, in Pennsylvania History, dell'ottobre 1945, BU William Pìnknefs mission to the Kingdom of the Two Sicilies, 1816 in Maryland Historhal Magazine, del dicembre 1948, su John Nelson's mission to the Kingdom of the Two Sicilies, 1831-1832, in Maryland Historhal Magazine, dei settembre 1949, John James Applelon's mission to Naples, 1825-1826, in Journal of Central European Affairs, del gennaio 1950. A questi studi ci sembra, per quanto riguarda Napoli, non ci sia da aggiungere che quello di Sexson E. Hum-phreys, già allievo della scuola di storia del Risorgimento dell'Università di Roma, New considerations on the mission of Robert Dale Owen to the Kingdom of the Two Sicilies, 1853-1858, in Indiana Magazine of History, del marzo 1950.
Dalla lettera con la quale il presidente Madison nominava l'avvocato William Pinkney, designato già come inviato straordinario e ministro plenipotenziario presso lo Zar, ministro plenipotenziario a Napoli (23 aprile 1816), allo scopo di ottenere indennità per i mercanti americani danneggiati dal governo muratiano, fino all'ultimo dispaccio di Joseph R. Chandler, del novembre 1860, l'azione dei rappresentanti statunitensi appare pienamente documentata nei due volumi del Marraro, consentendo allo studioso un giusto apprezzamento della sicurezza delle informazioni e di giudizio della giovane diplomazia americana. I rapporti di uomini come il Pinkney, l'Appleton, il Nelson, il Davezac, il Polk, l'Owen sorprendono spesso per l'ottima conoscenza che rivelano delle condizioni del popolo e della concreta realtà dei problemi politici, sociali, economici e culturali. La missione del Pinkney fu un fallimento per quanto riguarda il suo vero scopo, malgrado l'intelligenza e l'attività del diplomatico, ma i dispacci che ne parlano offrono interessanti spunti, come quello in cui è riferita la conversazione del 31 luglio 1816 con il marchese di Circello (1, pp. 107-112), il quale, malgrado fosse stato per diversi anni ministro a Londra, does not speak a word of English, and does not understand it when it is spoken by others: quindi, conversazione in francese, which he speaks much better then I do, riconosceva onestamente l'Americano. Con un pò* di buona volontà, del resto, c'era modo di intendersi anche senza parlare la stessa lingua. Così capitò al Pinkney con Papa Pio VII, che egli vide a Castel Gandolfo nel viaggio da Napoli alla volta della Russia (dispaccio da Modena del 3 novembre 1816: L PP- 151-152). As he talked to me in lialian (which I understand i n i per f ceti y when it is spoken, al ilio ti eli I rcad it preity well) and I talked to bini ultogether in Frcnch (which he understands about os well as I do Italian), doveva essere una conversazione assai spedita davvero.- Meno male che il Pupa, che parlava volentieri e piacevolmente, volle mescolare * now and then a little Frcucii, for my benefit, wiih Iialiim... . (Di questa udienza papale non è alcuna traccia nell'iniormaiissimo libro di E. Bo-No.MEi.iJ, / Papi in campagna, Roma, Casini, 1953, dove pure si accenna al soggiorno di Pio VII a Castello in quello stesso mese di ottobre, pp. 186-187, 193494).