Rassegna storica del Risorgimento

PIERANTONI (FAMIGLIA) ; ROMA ; MUSEI
anno <1954>   pagina <139>
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Libri e. periodici 139
H. STUAHT HUGUES, The Uniteti States and Ilalyx Cam bri due, Mass Harvard Uni-versi tv ptoesa, 19Si'jn 16, pp. XI11-256. Doli. 4.
Nella collana della American Forcign Policy Library , sapientemente diretta da quell'illustre studioso che è Donald C. Mckay, tra lo altre opere volte ad illustrare i rapporti tra gli Stati Uniti e le altre nazioni, eccone una concernente Vltalia.
Il suo autore, H. Stuart Hughes, noto tra i cultori americani di storia politica contemporanea, aveva già approfondito Tesarne delle vicende diplomatiche ita-liane, alle quali aveva dedicato un rapitolo di uno studio collettivo (Gordon A. Craig e Felix Gilbert, The Diplomate: 1919-1939): ora con questo interessante volume supera l'elemento puramente diplomatico per affrontare, in un panorama generale, l'analisi di tutta la situazione politica e sociale dell'Italia d'oggi.
I criteri che lo spingono ad occuparsi dei problemi italiani sono, evidente niente, quelli che possono più. direttamente attrarre l'attenzione di un pubblico di diversa formazione e di diversi interessi quale è quello americano. Per questo la stessa impostazione del lavoro è dettata da un'esigenza divulgativa che, però, non gli fa perdere di vista la realtà delle cose d'Italia, considerate non solo nella loro apparenza attuale, ma anche nei legami con le passate esperienze- del nostro popolo. Donde deriva la sia pure sommaria, ma accurata descrizione delle vicende non soltanto del periodo dei vent'anni tra le due guerre, ma anche della formazione dello Stato unitario e delle prime esperienze politiche di questo (pp. 44-68), esperienze delle quali l'autore mette in luce quei caratteri positivi e negativi che, se anche ai cultori dei problemi politici nazionali non appaiono talvolta troppo conosciuti, per gli studiosi americani sono assolute novità. La cri­tica dello Stuart Hugbes allo Stato parlamentare prefascista, considerato come un sistema in cui, come fu detto epigrammaticamente, tremila persone governavano sopra trenta milioni di individui nell'interesse di trecento (p. 56), colpisce per la sua incisività e per la chiarezza delle vedute. Problemi solo di recente affron­tati da noi con qualche ampiezza, quali quello dell'analisi delle strutture costi­tuzionali ed amministrative unitarie, dei rapporti tra Chiesa e Stato, della parte­cipazione popolare alla vita pubblica, sono passati in rassegna dall'autore, che, affrontando le grandi questioni della vita pubblica postrisorgimentale, non trala­scia di guardare ai fattori economici e sociali, che di tali questioni rappresentano l'immancabile sostrato.
Alla vita italiana di oggi, vista attraverso l'analisi della dinamica lotta dei partiti nella cornice della precaria situazione finanziaria e produttiva, resa più cruda per il fallimento della esperienza corporativa totalitaria. Io Stuart Hughes dedica larga parte del lavoro: la guerra e la conseguente caduta del fascismo viene guardata dall'autore come una tappa verso il progressivo inserimento del* l'Italia entro più vaste formazioni politiche, col superamento degli schemi di una diplomazia meramente nazionale.
Colpisce, poi, l'abbondanza d'una documentazione statistica, che correda l'ac­curata messe di notizie sulla situazione economica e sociale del paese, di cu] l'autore coglie la fondamentale drammaticità provocata dulia scarsezza di risorse nei confronti dei bisogni di una popolazione crescente.
L'invito dell'autore, che fu già funzionario del Dipartimento di Stato, al pub­blico americano perchè al persuada della necessità di sostenere una politica di amicizia e di aiuto tra i due popoli fa piacere al lettore italiano, non solo per la sua serietà, ma anche perche non è una astratta invocazione, in quanto espone un concreto programma di azione, programma che si potrà discutere, ma non ignorare. CABLO GHISALHERTI