Rassegna storica del Risorgimento
ROSSETTI GABRIELE ; ROMA ; MUSEI
anno
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1954
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pagina
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835
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MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
I FONDI ARCHIVISTICI DEL MUSEO CENTRALE DEL RISORGIMENTO
XXI. - LE CARTE ROSSETTI
Quando Domenico Ciampoli intraprese i suoi studi rossettiani, si rivolse al figlio di Gabriele, William Michael Rossetti, per avere da lui notizie e documenti. Notizie e documenti gli furono generosamente inviati, ma... non ripassarono più la Manica. Essi furono ceduti, malgrado le richieste degli eredi, all'allora recentissimo Fondo Risorgimento del Comitato nazionale per la storia del Risorgimento italiano, che si conservava, in attesa della sistemazione del Museo centrale, alla biblioteca Vittorio Emanuele II di Roma. *) Nacque, così, il nostro fondo Rossetti, costituito da sette buste (275-279; 324-325) e dai volumi 192-213; 482-485. Ordinamenti successivi spiegano la segnatura discontinua.
William Michael Rossetti aveva in animo di pubblicare come aveva fatto il fratello anche l'epistolario del padre e vi ai era accinto con pazienza e fervore, tanto che il lavoro poteva considerarsi terminato. Per questo, accanto agli autografi di e a Gabriele Rossetti, ci restano copie, o traduzioni se le lettere erano in inglese, pronte per essere inviate in tipografia e, insieme, copie provenienti dal fondo conservato al municipio di Vasto e da altre raccolte pubbliche e private. Non tutto quel che aveva preparato William Michael è, però, in queste carte, data l'origine di esse, di cui si è detto cominciando.
Il carteggio più importante è quello con Charles Lyell, il protettore ed amico in Dante del nostro esule. Le lettere di Gabriele sono 102, del periodo tra il 1826 e il 1848, e non tutte sono minute perchè i Lyell, che conservano ancora il loro archivio alcuni pezzi furono esposti a Londra nel 1951 ne dovettero cedere parte ai Rossetti, probabilmente in cambio, perchè delle 98 lettere indirizzate dal Lyell al Rossetti, 71 sono in autografo e 27 in copia.
Di John Hookam Frere di Malta, uomo politico e letterato, restano 15 lettere (18301841); non tutte, certamente, quelle spedite, perchè le risposte sono 39 dal 1824 al 1844. Una sorella del Frere, Susan, conosceva bene la nostra lingua e ne dimostrava la padronanza nelle nove lettere spedite dal 1823 al 1833. Ma anche John doveva sentire il cuore italiano di Gabriele Rossetti, se questi, il 19 ottobre 1841, gli spiegava per chi scriveva: Ho scritto principalmente per l'Italia, e là i cicchi s'illununeranno: cessando però di
J) Cosi ai spiega, forse, l'esistenza presso la biblioteca di un certo numero di autografi rossettiani, probabilmente ceduti anch'essi- dal Ciampoli.