Rassegna storica del Risorgimento
VIDAL C?SAR
anno
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1954
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pagina
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845
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Amici scomparsi 845
qui - aggiungeva il 23 settembre per fare conoscere la storia d'Italia agli studiosi francesi e stranieri. Pochissimi possono vantarsi di aver fatto quanto Lui per facilitare questa conoscenza! E com'era felice quando le sue ricerche gli facevano scoprire opere rare o dimenticate. Sono stato stupito di ritrovare molte opere trattando di Carlo Alberto. Se avessi conosciuto questo materiale per la mia tesi, or sono dieci anni ! lamentava gioiosamente il 17 giugno 1938 Anche X non mi pare averne avuto conoscenza. Sono stato lieto di leggere questi libri ohe mi hanno fatto pensare al periodo di studi universitari....
La sua aspirazione era quella di potere un giorno accingersi a scrivere una storia d'Italia dal 1750 ai giorni nostri, ma ... quando? e questo sarà il risultato delle mie ricerche bibliografiche, confidava il 2 luglio dello stesso anno. ( Non ho voglia di rifare la storia precisava il 19 maggio 1939 ma di scrivere un'opera chiara e precisa che sarebbe una guida per gli studiosi futuri).
Cominciavano, purtroppo, tempi inquieti e lo studioso, sulla fine d'agosto del '38, doveva tornare di nuovo sotto le armi per un periodo d'istruzione. Ma non per questo abbandonava le sue ricerche e i suoi lavori. Ho dovuto lasciare la famiglia e le bozze e fare 1300 chilometri... scriveva sorridendo il 24 settembre -. Adesso, sono stato Uberato ma non so per quanto tempo.... Aveva pensato di intervenire al congresso di Torino dell'Istituto, ma il momento era difficile, ricordava il 16 novembre 1938. Come voi, spero che, un giorno ci sarà dato di incontrarci... Non avete da dirmi nessuna riconoscenza per il mio modesto sforzo per fare qui, in Francia, conoscere la storia d'Italia. Ci trovo un piacere che dà un senso alla mia vita di cultore della storia, senso più. alto che le lezioni fatte agli scolari di Parigi.
Nella sua modestia e nella sua onestà non si nascondeva l'utilità dell'opera intrapresa. Qui per la storia d'Italia è una vera letargia. Una cosa mi stupisce: si ha molto, molto scritto sull'Italia ed i fatti suoi; l'elenco delle produzioni è numerosissimo e il risultato più che debole. Perchè questa contradizione? Si sente la mancanza di una cattedra di storia contemporanea dell'Italia. Speriamo che un giorno quest'insegnamento vedrà la luce (18 novembre 1938).
Era in pieno lavoro di ricerca ed aveva cominciato ad abbozzare la prima parte dell'ideato manuale, quando la guerra troncava ogni collaborazione tra studiosi italiani e francesi. Da quel momento la sua via era un'altra, quella che il dovere e l'onore gli additavano. Ma i suoi sentimenti rimanevano inalterati, come desiderava assicurare gli amici. C'est avec un profond regret scriveva per Lui sua moglie il 30 ottobre 1939 que l'un de vos collabora teurs, M. Vida!, mon mari, me charge de vous prevenir qu'il doit, temperai-rement, cesser la pubblication qu'il aimait tant a faire pazaitre dans votre Revue, car, en raiàon de la guerre, il est niobi lise depuis le septembre. Natu-rellemcnt il souhaite que cotte interruption soit de courte duréfi. et, aussitót qu'il Berait de re tour dans son foyer, il se fera une joie de vous en prevenir ... Dans l'espoìx que cette guerre ne durerà que le temps strictement nécessaire, que jamais nos (Unix ckers pays riauront à s'affrontar pour aucune raison qu'elle soil de n'impone quel ordréuj -ecc. ecc. A sua volta il Lieutenant Vidal, dal suo Secteur Postai 390 desiderava mantenere finché fosse possibile le relazioni Con gli amici italiani, ai quali chiedeva scusa, il 30 novembre, di dover seri-