Rassegna storica del Risorgimento
VIDAL C?SAR
anno
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1954
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pagina
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849
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Libri e periodici 849
stia attraversando una profonda crisi, superiore forse anche a quella sofferta dalla civiltà ellenistica nel primo secolo avanti Cristo, una crisi che investe la politica, 1 economia, la cultura e la sHctr/a. Mia, ammesso questo, reagisce alla troppo ingenua e sbrigativa interpretazione del concetto di crisi da parte di molti: nou si tratta, in ogni caso, di una decadenza, che debba terminare con la morte della civiUà. Egli è fermamente convinto die, anche questa volta, noi siamo di fronte a un periodo di intensa convulsione da eui dovrà sorgere un'epoca di rinnovato fervore per il progresso morale. (i?è chi pretende che, con la crisi di questo secolo, stia per (inire un mondo dello spirito, quello occidentale; altri afferma che siamo addirittura nel momento in cui la fase planetaria dell'umanità sta per essere superata dalla fase cosmica. Non è il caso di perderci dietro queste divagazioni di un futuro che ci sfugge; possiamo solo affermare, ammonisce lo storico spagnolo, che sta chiudendosi il ciclo della cultura rinascimentale, battuta in breccia da nuove esperienze vitali, clic il secolo XV non avrebbe neppur potuto immaginare. Ma non è da parlare di fine della cultura occidentale, né di un ritorno a un qualsiasi medioevo. Non per nulla Fautore confessa che avrebbe preferito intitolare questo capitolo finale Epoca della grande trasformazione culturale dell'Occidente , piuttosto che Crisi del secolo XIX . Anche se, per non essere tacciato di eccessiva ambizione, non lo ha fatto, non nasconde la sua speranza.
Sicura informazione quella che sostiene i due grandi volumi di Vicens Vivcs e acuto sempre il giudizio. Una dote, questa, che può essere colta anche in un brevissimo saggio, apparso pur esso or non è molto, in cui egli ha delincato in una originale sintesi l'evoluzione della storia spagnola, dall'epoca romana alla tormentosa vigilia della rivoluzione del 1936 {Aproximacion a la II istoria de Espanda Barcelona, Imprenta Juvcnil, 1952). Rapido libro e suggestivo, uscito anch'esso dalla fertile fucina del ricordato Centro di studi storici internazionali e positivo risultato di quelle discussioni di orientamento metodologico, che il prof. Vicens Vives suscita nel seminario di storia dell'università di Barcellona, discussioni che chi abbia avuto l'onore di parteciparvi non può non ricordare che come estremamente suggestive per l'entusiasmo dei giovani e per la libertà di pensiero che le caratterizza. E di questa libertà e di questo entusiasmo il volumetto, in cui, con eccessiva modestia, egli non vuol vedere se non un accosta, mento alla verdadera storia di Spagna, è un eccellente esempio.
Ma l'attività di Vicens Vives non si esaurisce nell'opera di maestro e di rievocatore geniale della storia del suo paese e di quella degli altri. Da tempo egli viene pubblicando una rivista dal titolo Estudios de Ristoriti moderna, intorno alla quale ha chiamato a collaborare non soltanto studiosi spagnoli, convinto come egli è della necessità di una larga cooperazione, di un coordinato lavoro internazionale. In un certo senso il trimestrale Indice historico cspahol, apparso nel marzo dell'anno passato sotto l'egida del Centro di studi storici internazionali e giunto ora al suo settimo numero, precisa gli interessi e lo spirito che animano Jo storico bareeJlone.se. Anche qui siamo di fronte ad una collaborazione internazionale di fallo, tanti sono t nomi stranieri, da quelli di Gian Piero Bogncttì, di Piero Pieri, di padre Pini, di Roberto Cessi, di Emilia Morelli, di Mario Toscano a quelli di Ettore Li Golii, di Pasquale M. D'Elia, di Emilio Nasalli Rocca, di Riccardo Filangieri di Candido, per limitarci solo ad alcuni ira gli italiani, che appaiono nelle 5552 indicazioni bibliografiche. Opera preziosa questa, senza dubbio, della quale non soltanto gli studiosi professionali, ma anche il pubblico delle persone colte, che è assai più largo di quanto non si creda, trarranno grandissimo beneficio.
Ed è per questo, per questo coscienza della necessità di una larga e sicura informazione che ci rammarichiamo perchè negli eccellenti volumi della Ristoria general moderna di un cosi antico e provato amico del nostro paese, sia cosi