Rassegna storica del Risorgimento
VIDAL C?SAR
anno
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1954
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pagina
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851
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Libri e periodici 851
EiKuimo SCALA, Storia delle fanterie italiane. VoL 1, Le fanterie di Roma; VoL II. Le fanterie del Medioevo e nell'età moderna; VoL III. Le fanterie nel periodo napoleonico e nelle guerre del Risorgimento; VoL TV. Le fanterie italiane nelle conquiste coloniali; Voi. V. Le fanterie nella prima guerra mondiale; Voi. VI. I Granatieri di Sardegna; Roma, Tipografìa Regionale, 1950-1954, in 8, pp. XXXIV-524, Xll-620, XXH-616, XVI-610, XX-725, XII-538. L, 1.600, 2.500, 2.500, 2.500, 2.800, 2.000.
A cura dell'Ispettorato ilei l'arma di fanteria dello Stato Maggiore dell'esercito, il generale Edoardo Scala sta da anni attendendo a questa storia delle fanterie italiane, che dovrebbe affiancarsi alla classica opera del Montò, per la storia dcl-1 artiglieria. La mancanza di competenza specifica sull'argomento costringe la Rassegna a limitarsi ad una pura e semplice segnalazione di questa pubblicazione. Bene informala e sorretta, per alcuni argomenti particolari, da documenti di notevole interesse, questa poderosa compilazione del generale Scala può riuscire utile a quanti si occupino di storia militare. **
CARLO BAU DI ut VESME, La politica mediterranea inglese nelle relazioni degli inviati italiani a Londra durante la cosiddetta .guerra di successione d'Austria ( 17-11-1748) (Università degli Studi di Torino. Facoltà di Magistero. Scritti vari, voL m, fase, il); Torino, 1952, pp. 124. S. p.
L'autore comincia il suo studio con un panorama dell'Inghilterra all'inizio delle sue crisi bellicose, che si rivela però troppo generico* Buona, invece (anche se un po' arida nella stesura), e la ricerca archivistica sulla politica mediterranea inglese nelle relazioni degli inviati italiani a Londra durante la prima crisi (1741-1748). L'autore vi esamina la fase continentale (1741-1745), illustrando la crisi del ministero Walpole e i piani del ministro Cartcrci, il trattato di Worms e le sue ripercussioni, In politica inglese di fronte a Genova, Venezia e Modena e la crisi del 1745-1746. Nel capitolo sul prevalere di fattori marittimi e sulla politica inglese verso ritalia nei due anni successivi l'a. studia la fine del sistema delle alleanze continentali inglesi e la politica delle potenze marittime verso lo Stato sardo, l'Austria e la Repubblica di Genova. Risultato dell'esame è naturalmente l'atto del 30 aprile
1748' M. P.
PIETRO PEDBOTTI, Le vicende della prima Repubblica Italiana nei giudizi di un diplomatico austriaco; Modena, Società Tipografica modenese, 1953 in 8, pp. 145. .600.
fi barone Sigismondo de Moli, i. r. capitano distrettuale del Circolo ai confini dell'Italia con sede a Rovereto, dal maggio del 1802 alla vigilia dell'incoronazione dell'imperatore a re d'Ituliu ebbe l'incarico d'informare direttamente la Corte di Vienna di quei che di più notevole succedeva nella Milano napoleonica. La preziosa corrispondenza, costituita dai suoi rapporti albi (Cancelleria austriaca e dalle minute dei dispacci, a lui diretti dal ministro di gabinetto e dal vice cancelliere conte Luigi Cobenzl, si trovano presso l'Archivio di Stato, di Corte e della Casa imperiale di Vienna; ma tutto il materiale che si riferisce a tale missioni', assieme con tutto l'Archivio privato della famiglia del de Moli, è conservato in bell'ordine nella Biblioteca civica di Rovereto. Le relazioni riservato del diplomatico e le lettere a Itti inviate dal vice cancelliere son già state egregiamente illustrate nel 1937 da Pietro Pcdrotti, di cui son ben note le benemerenze agli studiosi del Risorgimento. Escono oro, a cura dello stesso Pedrottìj- con il concorso finanziario del Musco del Risorgimento di Trento, i periodici rapporti del de Moli al conte