Rassegna storica del Risorgimento
VIDAL C?SAR
anno
<
1954
>
pagina
<
863
>
Libri e periodici 863
Pressoché della stessa epoca di questo congresso è la costituzione della Con federazione operaia lombarda a Milano, con intenti ancora di mutuo soccorso; si incomincia a parlare però di resistenza e di lotta di classe.
Si susseguono intanto le conferenze e i comizi pel suffragio universale e per la questione elettorale, ed i congressi delle società operaie che discutono della legislazione sociale, mentre, sotto il governo della Sinistra, altre classi si inseriscono nella vita nazionale e, con l'esercizio, del voto, partecipano al consolidamento dello Stato. Di qui nasceva l'esigenza di un partito operaio (per l'organizzazione della classe lavoratrice), alla cui costituzione lavoravano, precisando programmi ed affinando gli strumenti di lotta, tanto il Partito socialista rivoluzionario di Romagna quanto gli operai lombardi.
Mentre si verificava in questo periodo mia politica di alleanza dei socialisti con la democrazia borghese, il che è causa di accuse contro il Costa da parte degli anarchici (Forlì, 1884), si rafforza l'operaismo, che lotta contro le posizioni paternalistiche nei confronti del movimento operaio. Si comprende, infine, nei vari congressi del partito operaio (1885*86), l'importanza che va assumendo il movimento contadino nella Val Padana, specie nel mantovano ad opera di Francesco SLlìprandi, ex-capitano garibaldino (cfr. R. Giusti, Note per la storia del giornalismo mantovano nel sec. XIX, Mantova, 1953, pp. 81-105), fondatore della Associazione generale dei contadini italiani (1884), processato ed assolto nei processo di Venezia del 1886.
La nascita e l'irrobustirsi del Partito Operaio, al quale si rivolgeva anche il Costa (cfr. il congresso di Mantova, aprile 1886, per Punita d'azione tra il P. Socialista e il P. Operaio), da un Iato avevano destato la preoccupazione del governo e della polizia (arresto di esponenti del P. Operaio nel giugno 1886) e dall'altro avevano contribuito alla separazione del movimento operaio dalla democrazia borghese con la crisi del mazzìnianesimo (cfr. i Congressi delle società operaie italiane affratellate, a Firenze nel giugno 1886, e a Napoli nel giugno 1889).
Si faceva strada intanto, sia in sede congressuale sia nelle sezioni e nei circoli socialisti, pur attraverso polemiche e recriminazioni, l'idea di una separazione definitiva tra socialisti rivoluzionari ed anarchici, data anche la situazione politica in Europa: la socialdemocrazia tedesca, ad esempio, con la sua opposizione al Cancelliere dava la netta percezione della forza del movimento operaio europeo. Nonostante i tentativi di pacificazione e di conciliazione si andavano sempre più differenziando gli anarchici dai socialisti di varia gradazione (specie da parte anarchica nei primi mesi del 1891, dopo il congresso di Capolago).
Accanto al movimento dei Fasci in Sicilia, che in pochi anni aveva organizzato migliaia di lavoratori, la nascita di Critica Sociale del Turati (cfr. la posizione del Labriola che, attraverso il Turati, indirettamente opera sul movimento operaio italiano) segna un punto fermo per la fondazione del Partito dei Lavoratori italiani (Genova, 1892). Il Turati e la ICuliscioff, die avevano il preciso scopo di creare una coscienza socialista , a questo obiettivo tendevano con triplice azione: in primo luogo, portare il socialismo nel movimento operaio; in secondo luogo, unificare nel socialismo scientifico tutte le varietà di socialismi d'ogni genere, eliminare, cioè, la confusione è l'approssimazione che regnavano in questo campo e romperla con lo pseudo-socialismo degli anarchici; in terzo luogo, attrarre verso il movimento operaio quegli intellettuali che avrebbero potuto conquistare e quindi diffondere la visione "scientifica,, della realtà contemporanea, propria del socialismo (p. 293).
E a tali esigenze risponde il Congresso di Genova, sia battendo in breccia l'operaismo collegato all'anarchismo, eia creando col nuovo partito lo strumento politico, che, nonostante l'astensione del Costa e la sfiducia del Labriola, segna una svolta di fondamentale importanza per la storia del movimento operaio e la lotta politica in Italia.