Rassegna storica del Risorgimento

VIDAL C?SAR
anno <1954>   pagina <904>
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Vita delC Istituto
stenografica, ecc. Trieste ha dato inoltre giornalisti di lama nazionale, ed europea, che l'oratore enumera. I giornali dell'irredentismo furono propulsori e sono documenti della lotta nazionale. Pagnini, che ha pubblicato il catalogo dei giornali a Trieste fino al 1918 e ha pronto il seguito fino a oggi, ricorda gli scritti di Camillo de Franceschi su Giuseppe de Coletti, di Arturo Casigliani su gli albori del giornalismo medico italiano, di Quarantotti e di altri su La Favillai Bruno Coceani e Leone Veronese su Lindi pendente, di Silvio Benco sul Piccolo, dello stesso Pagnini sui giornali del '48 e su La Ciarla, di Virante sui giornali di parte nustriaea e, in polemica con lui, Attilio Tamaro; di Gaeta su l'appendice letteraria dell'Osserva*ore ; e sul giornalismo reazionario tra la I e la II guerra d'indipen­denza; di Gervani sul discusso Leopoldo Mouroner e, infine, l'importante studio dello Stefani su l'Austria e il giornalismo triestino dopo Villafranca.
In seguito a questa comunicazione, Apih domanda se anche in Austria c'era l'obbligo del deposito di una copia di ogni giornale. Risponde Quarantotti che quest'obbligo c'era e che le copie venivano depositate alla Biblioteca della sezione commerciale dell'Accademia di Commercio e Nautica e pensa che da li siano passate alla Biblioteca Civica. Il direttore della stessa, 'Passini, assicura che non si trovano in Biblioteca.
Franco Catalano lumeggia anzitutto la lotta, nella Trieste del '700, tra il vecchio Comune nobiliare e il nuovo, composto di genti diverse. Ih base ai docu­menti da lui trovati all'Archivio di Stato di Milano, ritiene che ci fosse da parte dell'Austria la volontà di favorire il porto e l'industria di Trieste. II. governo di Maria Teresa voleva che a Milano ai comprassero prodotti triestini (cera, ecc.), invece di quelli veneti più a buon mercato; ma da Milano si rispose con concetti liberistici. Il governatore di Trieste Zinzendorf, di idee liberisti che, diede impulso al porto, che se ne giovò. S'intensificò il commercio con la Lombardia; Giuseppe H tornò al mercantilismo.
Un'acutissima indagine della storiografia sulla II metà del '700 è svolta in brevi pagine da Elio Apih.
Il subentrare, al posto del piccolo comnne autonomo, di una grande città mercantile, provocò reazioni diverse nella storiografìa triestina dalla fine del 1700 ad oggi. Gli storici più antichi lamentarono che il grandioso sviluppo del com­mercio avesse soffocato l'antica cultura e gli studi umanistici della città, e, su questo piano furono lo stesso Giuliani, che, in un primo tempo, aveva salutato la felice iniziativa della costituzione dell'Emporio, il Rossetti, il Kandler, il Caprìn, il Vivante. lo Slataper, il Fauro ed infine il Tamaro. Di parere opposto furono il Sartorio, che dal benessere e del fiorire della città traeva buoni auspici anche per le lettere e le arti; in parte pure i redattori della Favilla, che poi concordano col pensiero del Besenghi degli Ughi, il quale non ebbe buona opinone del '700 triestino. Anche il Cusin e il Scstan, che pure hanno aperto una nuova via alla storia del '700 triestino, rimangono fermi su alcune posizioni rossettiane, mentre recentemente Nino Valeri e Giulio Cervani hanno saputo porre in giusta luce il '700 triestino, inserendolo entro i veri termini del fenomeno culturale proprio dell'Illustrissimo e considerando la mentalità commerciale come matrice di una cultura nuova.
Segue la discussione sulle due relazioni. A quella di Catalano Cessi osserva che non ci fu liberismo al tempo di Maria Teresa, mentre si trattò di protezione individuale delle singole province, regioni, industrie. H piano dello Zinzendorf è stato da luì ritrovato a Vienna; un piano amplissimo, die non riguarda solo Trieste. Non si può isolare Trieste dall'economia del sistema gerraanico-danùbiano-lombardo-veneto: c'era il partito preso di isolare Venezia e soffocarla, proteggendo I porli- .di Trieste e Venezia.
Marini auspica che giovani valenti come Catalano e Apih facciano la storia di Trieste.