Rassegna storica del Risorgimento

VIDAL C?SAR
anno <1954>   pagina <905>
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Vita delVIstituto
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Alla fine del Convegno, Ghisalberii ne ha ri tracciato le lìnee fondamentali: Questo Convegno ha dimostrato come, accanto alla vecchia* nobile storiografia patriottica triestina, si vada affermando una nuova storiografia, clic esprime una realtà nuova e ad essa aderisce, questo il dramma caratteristico e tradizionale di due generazioni che coesistono: i giovani ci additano vie nuove, lungo le quali esitavano ad inoltrarci; ma gli uni non sarebbero senza l'opera degli altri e la generazione precedente non avrebbe risalto e prospettiva storica se non ci fossero i giovani con le loro nuove impostazioni . Il prof. Ghisalbcrti ha voluto centrare tutto il suo discorso riassuntivo su quello che egli ba chiamato meraviglioso processo osmotico rivelatosi al Convegno, tra i cultori della storiografia patriot tica, praticamente rappresentata da tutta la schiera dei triestini e giuliani che sili qui 'si sono occupati dei problemi storici locali, e quelli della nuova tendenza storicistica, particolarmente valorizzati dal Centro di Studi sul Risorgimento creato dal prof. Nino Valeri. È a questa nuova schiera di studiosi che noi affidiamo fidenti ha concluso il prof. Ghisalbcrti la nostra bandiera .
Il prof. Nino Valeri, il quale quest'anno lascia l'Università di Trieste per quella di Roma, ha ringraziato coloro che avevano dimostrato di apprezzare il contributo da lui dato per un'energica ripresa delle ricerche storiche sul passato di Trieste, Nel lasciare questa città si sente confortato dal pensiero che il suo Centro studi rimane affidato alle capaci e appassionate cure del prof. Francesco Collotti.
Il dott. Stefani, che ha voluto sottolineare come parlasse a nome della vecchia generazione degli storiografi triestini, ha anch'egli espresso il suo commosso saluto al prof. Valeri, al quale ha attribuito il merito di aver valorizzato, accanto agli storici professionisti, anche i ricercatori volontari, quelli che egli ha definito gli ufficiali di complemento della ricerca storica.
Valeri non ha valorizzato soltanto gli studiosi locali di storia patria, che hanno il centro ideale nella Società di Minerva, ma altresì quelli del Comitato di Trieste e Gorizia del nostro Istituto. Questo ha assolto nel miglior modo i vari compiti inerenti all'organizzazione del Convegno.
La stessa sera del 15 è stata offerta una cena d'addio a Nino Valeri: si sono riuniti intorno a lui personalità e amici, tra cui il prof. Cumbat, in rappresen­tanza del Sindaco, e il prorettore prof. Udina per l'Università, il prof. Gbisalberti, Presidente dell'Istituto, ed altri studiosi e personalità. A nome degli amici di Trieste, il prof. Suadi ha offerto al festeggiato un dono-ricordo, quindi il prof. Cumbat gli ha consegnato la medaglia col sigillo trecentesco del Comune, omaggio della città dove egli ha tanto ben meritato.
LINA GASPARINI E FABIO SUADI
Si è conclusa così una grande ed importante pagina di vita del Comitato triestino, iniziata nel febbraio del 1947 con la sua ricostituzione, e trascorsa sotto l'alta guida di Piero Sticotti fino alla sua morte, e, nel corrente anno, sotto quella di Nino Valeri, fino al ritorno di Trieste alla patria. Non è il caso qui di ricordare, quanto dal Comitato fu fatto in questi anni, spesso particolarmente difficili, né com'esso sia stato sempre presente a tutte le manifestazioni nazionali, né la costante presenza materiale e morale del Segretario Generale, prima, e ora del Presidente dell'Istituto.
Ma ci sì lasci il vanto di accennare alle due manifestazioni più importanti: alle celebrazioni per il Centenario del 1848 ed al Congresso Nazionale del 1950, cui e intimamente legato il nome, caro ai triestini, di Gino Palutan, oggi Prefetto di Vicenza, al quale nei giorni della gioia recente la Presidenza dell'Istituto ha tenuto ad esternare il proprio plauso commosso per l'azione da lui svolta negli anni del tormento e della separazione.