Rassegna storica del Risorgimento

VIDAL C?SAR
anno <1954>   pagina <908>
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Vita dell'Istituto
archivìstico, a tìtolo di deposito permanente, con l'Archivio di Stato. Quest'ultimo ha ceduto una collezione completa di bandi e proclami di Roma e dello Stato pontificio dal 1798 al 1870, per un complesso di 111 buste. Tali bandi saranno utilmente impiegati nelle sale del Museo. In cambio l'Istituto ha ceduto all'Ar­chivio di Stato le carte del Comitato parlamentare veneto per l'assistenza ai prò-fughi nella guerra 1915-1918 e gli atti della Commissione per la violazione del diritto delle genti nelle Provincie invase durante le stessa guerra, per un com­plesso di 299 tra pacchi e buste.
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IN ONORE DI GIOVANNI FERRETTI. Alcuni studiosi, legati da antichi rapporti di amicizia con Giovanni Ferretti, hanno avuto recentemente occasione di esaminare un gruppo notevole di scritti in parte abbozzati, in parte bisognosi solo di un'ultima rifinitura, lasciati da quell'infaticabile, appassionato e disinte­ressato lavoratore. Si tratta, per la maggior parte, dei risultati di pazienti e sapienti ricerche intorno a uomini, fatti, idee riguardanti la storia polìtica e letteraria dell'Italia nell'Ottocento.
Di particolare interesse è apparso il ricchissimo materiale, raccolto dal Ferretti in forma di amplissimo schedario, sugli esuli italiani in Svizzera durante l'età del Risorgimento.
Chi conosca l'accuratezza dei saggi lasciati dal compianto studioso sui rap­porti tra la Svizzera e l'Italia nel secolo XIX può rendersi facilmente conto della importanza di tale schedario, nel quale non sono confluiti soltanto i risultati di preziose e accuratissime indagini bibliografiche intorno a qualche migliaio di uomini, che persecuzioni politiche o vicende variamente avventurose hanno spinto verso quel porto di sicurezza che fu la terra elvetica, ma la prodigiosa ricchezza di sondaggi minuti, assidui, instancabili in archivi pubblici e privati della Con­federazione. Frutto di tali indagini e di tali sondaggi è una messe incalcolabile di dati nuovi, di documenti inediti di singolare rilievo, ma, ancor più, la forma di piccola enciclopedia biografica, una storia pressoché completa dell'emigrazione politica italiana in Svizzera nel secolo scorso.
La pubblicazione di un simile schedario riuscirebbe indubbiamente di grande giovamento agli storici del Risorgimento nell'attuale momento di rinnovato fer­vore per tale storia e di più approfondito esame dei motivi ideali, degli aspetti polìtico-economici, del contrasto delle varie correnti, dell'apporto dei singoli attori che l'hanno caratterizzata.
Né va trascurato un altro aspetto, forse il più significativo, di una eventuale pubblicazione di questo materiale con tanto amore e con tanto studio raccolto da Giovanni Ferretti. La Svizzera del XIX secolo, offrendo asilo alla diaspora del tormentato patriottismo della penisola, ha acquistato un titolo alla ricono­scenza italiana, titolo che eventi recentissimi hanno riconsacrato, quando alla gene­razione degli esuli antichi altri perseguitati per la loro fede nella libertà sono succeduti sulle tappe dolorose dello stesso esìlio e vi hanno incontrato ancora una volta cuori fraterni e mani soccorrevoli. Anche per quésta, ideale fusione di due momenti di una stessa azione di fede e di bontà, sarebbe sommamente desi­derabile che l'opera di Giovanni Ferretti non rimanesse ignorata.
Con l'alta approvazione e l'incoraggiamento di Luigi Einaudi, Presidente della Repubblica, e sotto il patronato del Ministro della Pubblica Istruzione e del Ministro di Svizzera a Roma, Enrico Cello, gli studiosi di cui si è detto, l'Asso­ciazione Italo-Svizzera di Cultura e l'Istituto Storico del Risorgimento daranno corso alla pubblicazione dell'opera Esuli del Risorgimento in Svizzera e si avvar­ranno all'uopo della collaborazione disinteressata delle Edizioni di Storia e Lei-