Rassegna storica del Risorgimento
TURGENEV IVAN ; ROMA
anno
<
1955
>
pagina
<
20
>
20 Wolf Giusti
scortato da due gendarmi a cavallo. Che ha fatto ? chiese ad uno di questi Ivanov. *) Ha dato una coltellata rispose pacatamente il gendarme. Guardai quel giovanotto: sorrideva mostrando i suoi grossi denti bianchi e facendomi amichevoli cenni coi capo. Una contadinotta che si trovava là, presso un orticello, dove era entrata la sua capra, sorrise anch'essa mostrando i suoi denti lucidi; guardò prima quel giovane, poi noi, poi sorrise di. nuovo. Popolo felice I esclamò Ivanov.
A Frascati i nostri gitanti percorrono un po' in fretta una villa di cui Turgcnev non cita il nome: La contemplammo dal basso, scendendo giù dalle terrazze e gradinate del suo artistico giardino. Ricordo che mi fece un'impressione straordinaria lo spettacolo del tramonto. Un torrente rosso dorato, uno splendore crepuscolare abbagliante irrorava l'enorme finestra quadrangolare di marmo al termine d'un lungo corridoio illuminato, cosparso di sottili colonne che sembravan quasi volanti. Per qualche tempo mi parve che sul mio stesso volto e su quello dei miei compagni fosse rimasto quasi l'infiammato riflesso di quell'incendio . La villa di Frascati rievoca nella mente di Turgcnev una villa anche più grandiosa che aveva visitato poco prima a Tivoli: Pochi giorni prima della gita ad Albano ero stato con Ivanov a Tivoli, alla Villa d'Est e, e avevamo visitato a lungo, senza stancarci mai di contemplarla, quella che era una delle più importanti fra le grandiose, magnifiche ville monumentali, non già di quelle che avevano ispirato a Tjutev la sua deliziosa poesia,2) ma di quelle la cui vista richiama alla nostra fantasia cardinali e principi dei tempi de' Medici e dei Farnese, i poemi dell'Ariosto, il Decamcrone ed i quadri di Paolo Veronese.
Un'ultima, rapida impressione dal treno che lo riconduce da Frascati a Roma (e che allora costituiva un elemento di modernità in mezzo al secolare silenzio e torpore della Campagna Romana): Nel vagone ferroviario prese posto con noi una giovane coppia di sposi e di nuovo brillarono dinanzi ai nostri occhi quei capelli nerissimi e pesanti, quegli occhi e quei denti lucidi, tutti quei lineamenti un po' grossolani da vicino, ma in cui è impressa un'impareggiabile impronta di grandezza e semplicità e d'una certa grazia selvaggia.
* * *
Il Grevs, nell'opera ricordata, osserva che Turgenev si esprime nei riguardi dell'Italia con un calore e con una simpatia con cui non si è mai espresso all'indirizzo di nessuna altra nazione ed aggiunge testualmente: ') Turgenev ci ha avvicinato all'Italia maggiormente e più profondamente, in modo più vario e più vivo che Gogol'. Egli, a modo suo, c'invita ad affratellarci con lei, ne dischiude le porte, ci accompagna nel viaggio. II Grevs aggiunge che, con la ricca tavolozza di colori del Turgenev, si può ricostruire un vivacissimo quadro dell'Italia. Poi sviluppa su curiosi elementi, che ci sembrano piuttosto marginali, un parallelo fra Turgenev e Goethe sullo sfondo dell'Italia:4)Turgenev, come Goethe, giunse ... a Roma
J) Il pittori: Ivanov cho accompagna Turgenev nell'escursione ai Costelli Romani. 2) Allusione a Italjanskaja Villa, lirica dove lo sfondo italiano è tuttavia, pia ohe altro, un pretesto.
Cip. cri., p. 22. 4) Qp. cit., p. 45.