Rassegna storica del Risorgimento
VENETO ; LOMBARDO-VENETO ; RELIGIONE ; RENAN JOSEPH ERNEST
anno
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1955
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pagina
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22
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LO SPIRITO RELIGIOSO NEL VENETO DURANTE LA TERZA DOMINAZIONE AUSTRIACA
(FORTUNA DI ERNESTO RENAN)
Si eia sul nascere del positivismo, all'epoca in cui l'idealismo hegeliano si presentava ormai come tuia verità superata o comunque non più essenziale alla vita delle nuove generazioni, mentre la nuova filosofia si lasciava influenzare da quell'ordine di idee che il vivere subiva per effetto della rivoluzione industriale e delle scoperte scientifiche; e nello stesso torno di tempo, l'opinione pubblica italiana traeva dalla grave frattura tra la Chiesa e le proprie esigenze nazionali e politiche v> l'incentivo per una posizione eterodossa anche sul piano religioso.
La Vita di Gesù di Ernesto Renan s'inseriva bene in questa atmosfera dì crisi e diventava anzi uno strumento di passione e di fede.
Preti scontenti della routine del proprio ministero e inappagati della cultura dogmatica e senza aperture ch'era loro concessa, intellettuali insofferenti del conformismo politico-religioso gravante su gran parte della penisola e che si identificava anche con l'oppressione dei loro ideali unitari, trovavano nel libro di Renan un respiro, una voce contro il giogo che li soffocava, ma insieme un afflato sentimentale che ben si adeguava a quel chiaro-scuro di idealità e di positività che contraddistingueva il loro mondo spirituale. Così anche nel Veneto, dove il potere austriaco si appoggiava sulla struttura normalmente pacata e conservatrice della società, ma dove fremevano pure moti di libertà e di rinnovamento culturale.
Il presente studio mira ad illuminare qualche aspetto della diffusione dell'opera di Renan nel Veneto, le reazioni suscitate nella pubblicistica, negli ambienti ecclesiastici e nelle autorità giudiziarie e governative. Il Concordato fra I. R. Governo e Chiesa cattolica era ancora di fresca data: la diffusione del libro di Renan ne incrinava la base e turbava forse di più lo spirito di solidarietà che l'aveva promosso.
Non è questo il luogo di esaminare le vastissime polemiche a cui diede luogo la pubblicazione del libro di Renan in tutta Europa; riteniamo però indispensabile segnalare l'eco che quelle polemiche ebbero nel Veneto, attraverso il più importante quotidiano di Venezia: la Gazzetta Ufficiale. Nel tono accorato con cui questo giornale invitava i lettori ad astenersi dalla lettura di Renan, si scopre l'appello indiretto al Governo austriaco perchè, secondo le promesse del Concordato, intervenisse a reprimere la diffusione dell'opera irreligiosa. Non poteva passare inosservata ai cattolici veneziani l'opera di monsignor Pa risia, vescovo di Arras, intitolata: Gesù Cristo è Dio, soprattutto perchè l'autore ne aveva inviato un esemplare a Napoleone III, che gli aveva risposto con una lettera di adesione e di sentiti ringraziamenti.2)
1) A. P1NCFBK.1.K, Enciclopédia Italiana* voce Renan,
2) Gazzetta Ufficiale di Fmezia, 25 novembre 1863, n. 267.