Rassegna storica del Risorgimento
VENETO ; LOMBARDO-VENETO ; RELIGIONE ; RENAN JOSEPH ERNEST
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1955
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Lo spirito religioso nel Veneto, ecc. 23
E cosi la notizia che anche in Francia, come in I lalia, venivano celebrati tridui in segno di protesta contro il libro di Renan, riusciva indubbiamente consolante ai cattolici benpensanti del Veneto. Però costoro dopo la pubblica dichiarazione di fede da parte dell'imperatore, avrebbero desiderato una maggior energia proprio nella patria di Ernesto Renan,1' dove bisognava agire in modo particolare, perchè venisse estinta la causa di un sì funesto effetto.
I discorsi contro la Vita di Gesù che il generale Gerneau ed il marchese di Larochcjaoquelin tennero il 16 dicembre al Senato francese, vennero diffusi quasi per intero, dal quotidiano veneziano.2) Ai senatori il marchese faceva osservare che, anche dopo la lettera dell'imperatore, la Francia cattolica aveva sorpassato, coi suoi giornali e con le sue riviste, lo stesso Renan al quale rimproverava di non aver detto tutto. Proponeva quindi nna ammonizione per il Ministro della pubblica istruzione che, a sua volta, si discolpava trincerandosi dietro la carenza della legge civile, la quale non gli dava modo di colpire la mala opera. E cosi venne fatto parimente conoscere ai lettori della Gazzétta di Venezia il discorso del cardinale Bon-nechose, sempre rivolto al senato francese, dove Paltò prelato rifacendosi alle leggi del 1819 e del 1822, punitive degli oltraggi alla religione, sosteneva che il libro di Renan dovesse venir soppresso, contrariamente all'avviso della commissione deliberante in materia. 31
Tutto sommato l'autorevole quotidiano veneziano faceva notare, a più riprese, come il costume pubblico europeo non offrisse materia di stare allegri; dappertutto non si vendevano ebe libri malvagi e caricature tendenti a mettere in ridicolo le cose più sacre. Quale poteva essere quindi il desiderio dei popoli redenti ? Quello di vedere maggiormente protette dal Governo austriaco le istituzioni religiose contro la libertà del male.4) Ma il tono allarmato che la Gazzetta veneta spiegava di fronte al diffondersi delle idee di Renan, trovava la sua maggiore giustificazione in quel profondo dissenso ohe sì era venuto creando fra gli ambienti cattolici del Veneto ed il Governo austriaco, in seguito alla mancata applicazione dell'art. IX del Concordato 18 agosto 1855.5) In teoria quell'articolo conferiva ai Vescovi una estensione di potere ancora più ampia di quella concessa loro dallo stesso concilio di Trento, che ne limitava il diritto di vigilanza ai soli libri di cose 6acre.6) Ad essi infatti non era posto alcun limite ncl-l'impedire la stampa di libri contrari alla religione ed al buon costume, nel proibirne la lettura ai fedeli e nel farne cessare la diffusione.
l) Gazzella Ufficiale di Vanesia, 30 novembre 1863, n. 271 : La Francia e In Russia non ne sanno cosa alcuna.
.2) Gazzetta. Ufficiale di Venezia* 21 dicembre 1863, n. 288. 8) Gazzetta Ufficiale di Venezia, 25 ranrzo 1864, n. 69. *) Gazzetta Ufficiale dì Venezia, 28 novembre 1863, n. 270.
5) Art. IX: e Gli Arcivescovi, i Vescovi e gli Ordinari eserciteranno con ogni liberta l'autorità loro propria di dichiarare riprovevoli i libri perniciósi alla religione e alla moralità e di distogliere i fedeli dulia lettura dei medesimi. Ma anche il Governo impedirà con ogni mezzo opportuno che tali libri si diffondano nell'Impero,
6) Sul Concordato fra /Sj, jf?io. ÌJC e S. M. l'Imperatore d'Austria - Saggio di studi d'un sacerdote della diocesi di Padova, Padova, 1857, p. 22. V. anche la So*. IV del Dccr.: De reformatiom per quanto riguardo la concessione del poteri accordata ai Vescovi dal Concilio di Trento.